La Giunta regionale, su proposta dell’assessore Giorgio Ferrero, ha approvato oggi una delibera che delimita le zone agricole danneggiate in Piemonte dall’alluvione dello scorso novembre e quantifica i danni subiti dalle aziende agricole in 47,156 milioni di euro. L’entità diffusa delle piogge tra il 21 e il 26 novembre e l’esondazione di Po, Tanaro, Bormida e dei corsi d’acqua secondari hanno prodotto danni eccezionali alle aree agricole, alle strutture aziendali e alle infrastrutture, con particolare riferimento ai canali irrigui, alle relative opere di presa e alle strade interpoderali di accesso ai fondi. Come prescritto dalla legislazione nazionale, che non prevede per i danni agricoli la richiesta immediata di stato di calamità per le zone colpite, gli uffici regionali hanno compiuto circa 1500 sopralluoghi nelle zone colpite, sulla base delle denunce ricevute dai Comuni. 186 sopralluoghi sono stati svolti nella Città metropolitana di Torino, 969 nella provincia di Cuneo, 71 nella Provincia di Asti, 237 nella provincia di Alessandria e 37 nella Provincia di Vercelli. I Comuni inseriti nella delimitazione delle aree agricole  danneggiate sono 222 (53 nel torinese, 100 nel cuneese, 21 nell’astigiano, 45 nell’alessandrino e 3 nel vercellese). Dai sopralluoghi sono stati rilevati danni per 47,156 milioni di euro: 16,341 riguardano le infrastrutture irrigue e le strade interpoderali, 30,815 le strutture aziendali. In particolare, 8,963 milioni riguardano Torino (2,298 per le infrastrutture, 6,665 per le strutture); 22,696 milioni riguardano la provincia di Cuneo (12,671 per le infrastrutture, 10,025 per le strutture); 4,413 milioni l’astigiano (683 mila per le infrastrutture, 3,730 milioni per le strutture); 10,697 milioni per la Provincia di Alessandria (602 mila per le infrastrutture, 10,095 milioni per le strutture); 387 mila riguardano il vercellese (87 mila per le infrastrutture, 300 mila per le strutture). Con questa delibera, la Giunta regionale, oltre alla quantificazione dei danni, chiede al ministero delle Politiche agricole la dichiarazione di eccezionalità dell’evento e l’inclusione dell’ammontare del danno nel calcolo ai fini del prelievo dal Fondo di solidarietà nazionale. Una volta pubblicato sulla Gazzetta ufficiale il decreto ministeriale di declaratoria e di individuazione dei territori danneggiati, le aziende agricole che hanno subito danni infrastrutturali o strutturali dovranno presentare domanda per il risarcimento entro 45 giorni. “Danni così pesanti”, ha dichiarato l’assessore regionale all’agricoltura Giorgio Ferrero, “sono il tributo che l’agricoltura ha pagato affinché l’alluvione non provocasse tragedie e vittime nei centri abitati. A differenza del passato, infatti la creazione di nuovi argini con casse di espansione che mitighino gli effetti delle acque sugli abitati ha permesso di limitare i danni alle città e alle persone. Gli agricoltori sperano che questo giusto sacrificio venga tenuto in considerazione dallo Stato nel momento dei risarcimenti. L’assessorato con le strutture decentrate (ex province) ha lavorato bene, i 1500 sopralluoghi compiuti dai nostri funzionari nelle aziende agricole, sulle strade interpoderali, sui canali irrigui ne sono la dimostrazione”.