Secondo un calcolo effettuato dall’Usae, l’importo della tredicesima che i lavoratori dipendenti intascheranno a dicembre 2012 sarà inferiore rispetto a quello percepito lo scorso anno. Nel dettaglio si calcola una riduzione di 26 euro per un operaio specializzato che percepisce circa 20.000 euro all’anno, mentre un impiegato con un reddito di circa 25.000 euro rispetto al 2011 avrà una riduzione di 24 euro. Secondo i nostri esperti un importo della tredicesima inferiore rispetto a quello dello scorso anno, soprattutto in un contesto di crisi come quello attuale, si tradurrà inevitabilmente in un calo dei consumi a ridosso delle festività natalizie. La nostra proposta è di detassare una parte della tredicesima. Secondo i nostri calcoli, infatti, un taglio del 30% dell’Irpef che grava sulle tredicesime consentirebbe ad un operaio di avere 115 euro in più e 130 all’impiegato. Per lo Stato la detassazione si tradurrebbe in un mancato gettito d’imposta di circa 2 miliardi di euro, che però potrebbe essere coperto attraverso un’attenta razionalizzazione della spesa pubblica. Da non sottovalutare, inoltre, il fatto che la maggior parte delle famiglie utilizza buona parte della tredicesima per le spese natalizie, questo porterebbe un gettito d’imposta indiretto nelle casse dello Stato dimezzando così il disavanzo. Sottolineiamo infine l’importanza di intervenire con qualche provvedimento a favore delle famiglie, anche e soprattutto in considerazione del fatto che a dicembre queste si troveranno a dover fare i conti con il saldo dell’Imu e con i rincari delle bollette. Pertanto, se non si farà qualcosa subito, i consumi natalizi saranno molto modesti, con effetti economici negativi per i bilanci di artigiani e  commercianti.