Cani, gatti, caprioli, cavalli, ma anche cinghiali e tassi. Sono fra gli esemplari salvati dall’Ambulanza Veterinaria, un’associazione senza fini di lucro, che si occupa del principalmente del pronto soccorso animale. Una sorta di 118 destinato ad animali selvatici, privati, da cortile e da reddito che ad Asti è nata da meno di un anno e mezzo ma che ha già collezionato numerosi interventi. Un’idea nata da Jimmy Dotti, presidente nazionale, che durante una corsa di cavalli a Los Angeles ha assistito al recupero di un cavallo con una particolare lettiga. Il progetto è stato subito “importato” a Carcare, nel Savonese. Poi nel 2015 l’incontro con Gianni Savoca che ha sdoganato l’ambulanza veterinaria nella nostra provincia, rendendo l’Astigiano un’eccellenza del settore. L’associazione infatti è la prima in Italia ad aver attrezzato tutti i suoi mezzi a norma di legge. Parliamo di ambulanze “normali” dismesse che i volontari hanno adattato progettando da zero soluzioni innovative per soccorrere qualunque tipo di animale, anche quelli di grossa taglia. Merito di una passione che va oltre il semplice volontariato e che diventa vita quotidiana. Diventare volontari è quindi una sorta di vocazione, non certo un passatempo. Chi sceglie di entrare a far parte dell’Ambulanza, viene sottoposto a un duro percorso formativo che prevede il superamento di otto moduli specifici. Il protocollo è stato stilato dall’associazione stessa che ha programmato un piano formativo dettagliato e completamente gratuito. “Avvalendoci della collaborazione di veterinari, insegniamo tutti i rudimenti di primo soccorso, i vari comportamenti da adottare in base al tipo di animale ma anche i comportamenti da seguire sulle strade e autostrade e quali sono i diritti e i doveri di un’ambulanza”, spiega Savoca. L’Ambulanza Veterinaria infatti è convenzionata con la provincia per il recupero su tutto il territorio di animali selvatici feriti, che poi vengono portati nel centro Lipu di Tigliole, curati e rimessi in libertà. I volontari sono abilitati anche agli interventi su autostrade e al soccorso di animali privati e da cortile. “Rispondiamo anche alle richieste di semplici cittadini – continua Savoca -. Interveniamo per soccorrere cani, gatti e altre bestiole che hanno bisogno, ma possiamo anche semplicemente andare in aiuto di chi, come gli anziani soli, ha necessità di trasportare il proprio animale per fare vaccini o semplici visite”. Il servizio è gratuito, anche se per sostenere l’associazione completamente autonoma e basata sul volontariato, è gradito un rimborso spese anche esiguo. “Sosteniamo dei costi non indifferenti sia per il carburante di mezzi sia per la creazione di nuovi e sempre più efficienti strumenti di primo soccorso”, precisa il responsabile locale dell’associazione. Ma qual è l’animale più insidioso a cui prestare attenzione? “Molti pensano che i cinghiali siano pericolosi, ma c’è un esemplare da cui stare alla larga nonostante il suo aspetto dolce – scherza Savoca -. State attenti ai tassi, io porto ancora i segni del mio primo intervento di soccorso ormai avvenuto quasi due anni fa”. Attualmente ad Asti ci sono otto volontari formati (l’Ambulanza Veterinaria ha sede anche a Carcare e a Genova) che possono utilizzare due mezzi, un’ambulanza e un’auto medica. Nel giro di un anno e mezzo gli interventi sugli animali selvatici sono stati una novantina, di contro agli 80 per i “privati”. “Il nostro obiettivo, la nostra speranza è che le ambulanze veterinarie si trasformino in un diritto sociale, in un servizio come quello fornito dalla Croce Rossa o dalla Croce Verde – conclude Savoca -. Il nostro sogno è che gli animali acquisiscano gli stessi diritti delle persone in materia di primo soccorso”. L’Ambulanza Veterinaria oggi è entrata di fatto nel sistema di soccorso nazionale; questo vuol dire che chi chiama le forze dell’ordine (112, 113, 115, 117) può essere messo in contatto con l’associazione che fornirà il proprio intervento. L’ambulanza ha anche un numero diretto, il 331/482.47.24.