Dopo l’operazione Barbarossa, portata a termine dai carabinieri del comando provinciale di Asti che ha eseguito 26 ordinanze di custodia cautelare in carcere, ipotizzando una locale della ‘ndrangheta nella zona del Costigliolese, l’Amministrazione Comunale di Asti ha deciso di compiere accertamenti anche sul territorio cittadino.

“Il territorio interessato comprende, purtroppo, anche il comune di Asti e, pare, anche attività su di esso insistenti – spiegano dal Comune -. Alla luce di quanto accaduto, l’Amministrazione Comunale ha deciso di intraprendere una scrupolosa attività di verifica interna al fine di individuare se ditte o persone coinvolte nell’inchiesta siano assegnatarie di servizi/beni/utilità da parte del Comune di Asti, per valutarne le conseguenze”.

Infatti, con nota del 7 maggio scorso il Segretario Generale, Giuseppe Formichella, ha chiesto ai dirigenti di avviare un’attenta verifica in tal senso,  per assumere le eventuali decisioni del caso e le conseguenti azioni.

In merito alla vicenda il sindaco Maurizio Rasero ha dichiarato: “Si tratta di un atto dovuto assunto con responsabilità istituzionale e che manifesta l’intento di questa Amministrazione di vigilare sempre sul corretto funzionamento della macchina comunale”.

Il vicesindaco e Assessore alla Legalità Marcello Coppo ha aggiunto: “La legalità è un pilastro dell’azione della Giunta Rasero, ogni provvedimento necessario per garantirla nei fatti, e non solo a parole, sarà preso. Ad oggi, comunque, non si evidenziano pericoli per la struttura comunale che comunque ha iniziato i controlli solo per un maggiore scrupolo”.