Un brindisi con l’attrice Maria Grazia Cucinotta ha chiuso Piemonte Grandi Vini, una due giorni con l’eccellenza della produzione vitivinicola piemontese ospitata a Villa Miani a Roma. Abito nero e sorriso, accompagnata dal marito Giulio Violati, la bella attrice romana è stata accolta tra alzate di calici e strette di mano. L’invito a fare da testimonial ai vini piemontesi in trasferta nella capitale è stato di Piemonte Land of Perfection, il super Consorzio regista della kermesse (raggruppa i principali Consorzi di tutela del vino e le più grandi associazioni di produttori del Piemonte). Un’iniziativa per “riavvicinare i consumatori romani ai grandi vini che vengono prodotti sulle colline di Langa, Monferrato, Roero e Gavi” hanno detto il presidente Andrea Ferrero e il vice Gianluigi Biestro. Maria Grazia Cucinotta ha ricordato “l’importanza di salvaguardare vini e prodotti made in Italy, tra i più imitati nel mondo, e il Piemonte occupa in questo settore un posto d’eccellenza”. Chiacchierando con il presidente di Piemonte Land of Perfection Andrea Ferrero, l’attrice ha poi raccontato il suo viaggio in terra piemontese nel 2008 per ricevere in regalo un tartufo bianco alla fiera di Montechiaro d’Asti. La Cucinotta ha anche premiato il vincitore del concorso artistico indetto da Piemonte Land of Perfection: è la pittrice Alessia Callegati che, con il suo quadro, ha saputo esprimere al meglio i concetti della classicità e della vite. Vince un weekend per due persone in un resort tra le vigne del Piemonte, una degustazione di vini e una visita alla Fiera del tartufo di Alba. La prima edizione di Piemonte Grandi Vini si chiude con più di 1.000 visitatori: ristoratori, enotecari, giovani titolari di locali e wine bar che hanno assaggiato per due giorni le oltre 250 etichette presentate da una cinquantina di aziende e cantine vinicole. Le principali Docg (Gavi, Roero Arneis, Ruché di Castagnole Monferrato, Dogliani, Barbera d’Asti, Barbaresco, Barolo, Asti spumante, Moscato d’Asti e Brachetto d’Acqui) sono state anche protagoniste dei partecipati workshop organizzati dai docenti dell’Associazione italiana sommelier. Soddisfatti gli organizzatori: “Ripartire da Roma – conclude il presidente Ferrero – è fondamentale affinché si possa riscoprire il mercato interno e stimolare il consumatore. I nostri vini destano grande interesse all’estero, in particolare negli Stati Uniti e in Cina, tuttavia per noi resta importantissimo il mercato interno perché, essere forti, significa anche esserlo nel proprio Paese”. Forti anche del fatto, come  ha ricordato il direttore del Consorzio per la tutela dell’Asti Giorgio Bosticco, che “tutti i vini del Piemonte sono Doc e Docg, di sola produzione collinare e di altissima qualità, anche in annate non generose in quantità come la vendemmia che si è appena conclusa”. I dati della produzione vitivinicola piemontese saranno presentati giovedì 22 novembre al Castello di Roppolo (Biella): è “Anteprima Vendemmia” iniziativa della Vignaioli Piemontesi con partner la Regione.