ANGELA MOTTADurante la seduta odierna del Consiglio Regionale, la Consigliera Angela Motta ha interrogato l’assessore Francesco Balocco in merito al rilascio della nuova tessera elettronica BIP di libera circolazione  agli ipovedenti gravi. “L’articolo 12 della legge regionale 4 gennaio 2000, n. 1 (Norme in materia di trasporto pubblico locale, in attuazione del decreto legislativo 19 novembre 1997, n. 422) – ha spiegato il Consigliere – prevede che gli Enti locali possano individuare eventuali beneficiari di agevolazioni tariffarie e che proprio la Regione, tramite deliberazione propria, deve provvedere a stabilire i criteri e le modalità di tali agevolazioni. Su questa base, con la DGR n. 58-8267 del 14 ottobre 1986 ed i successivi atti, è stata istituita la tessera di libera circolazione, oggi rilasciata a titolo personale e con validità annuale ai cittadini con un’invalidità riconosciuta superiore al 67 per cento. A seguito dell’apertura della linea 1 della metropolitana di Torino, le cui stazioni sono impresenziate, i beneficiari della tessera hanno avuto la possibilità di richiederne copia elettronica in luogo di quella cartacea in modo da favorire l’accesso al servizio di metropolitana. Poiché tra le categorie di aventi diritto alla tessera di libera circolazione rientrano gli ipovedenti gravi che, pur essendo a tutti gli effetti invalidi civili, non hanno indicata sul verbale di riconoscimento la percentuale di invalidità, in quanto questa potrebbe essere dedotta solo in via indiretta applicando le tabelle di cui al Decreto Ministeriale 5 febbraio 1992 tuttora vigente, è chiaro come la sostituzione delle vecchie tessere con le nuove e la contestuale verifica dei requisiti, rischia di escludere dal diritto alla libera circolazione migliaia di ipovedenti gravi. Non solo, ma a differenza delle altre categorie di invalidi al 67 per cento, gli ipovedenti gravi non sono neppure in grado di guidare un’automobile, per cui tale esclusione produrrebbe una negazione del diritto costituzionale alla mobilità. Ed è per questi motivi – conclude Motta – che ritengo opportuno sollecitare presso le sedi competenti l’inserimento nel verbale di accertamento rilasciato agli ipovedenti gravi, del grado di invalidità”. “D’intesa con l’Associazione APRI – Associazione Pro Retinopatici ed Ipovedenti – ed alla delegazione degli ipovedenti – ha spiegato l’Assessore Balocco – abbiamo definito una procedura che consente ai soggetti riconosciuti ipovedenti dalla Commissione Ciechi di poter ottenere la tessera di libera circolazione BIP card. Le persone ipovedenti dovranno procurarsi un certificato rilasciato dall’Asl, in base a quanto stabilito dalla L. 138/2001, in cui viene precisata la percentuale di invalidità che, se superiore al 67%, darà automaticamente diritto alla tessera”.