Prosegue il percorso intrapreso dall’Assessore alle Politiche sociali della Città volto a sviluppare azioni di cura con i mondi che per consuetudine professionale sono a diretto contatto con la vita delle persone, come si sa, spesso non facile e priva di aiuto, parole, sostegno. Dopo l’incontro con il mondo sanitario ora è stata la volta degli Amministratori di condominio.

Riuniti in Municipio, una ventina i partecipanti, hanno risposto all’invito di Germana Ferrero, referente locale della Federazione nazionale amministratori di condominio, un po’ sorpresi di una proposta, certamente intelligente, ma spiazzante per una categoria cui si richiede pragmatismo, soluzioni, decisione, e… discrezione.

“Abbiamo bisogno di dare risposte adeguate ai nostri cittadini”, ha introdotto l’Assessore Cotto, “e tante volte non ci riusciamo perche conosciamo la povertà “urlata” nei nostri uffici, molto meno la povertà silenziosa nei palazzi da voi amministrati”.

Duemilasettecentocinquanta persone con oltre ottant’anni (653 gli uomini!) vivono in città e frazioni. Forse non osano chiedere, potrebbero avere bisogno di accompagnamento o aiuto, vedere assicurata la loro sicurezza domestica. In queste situazioni, del tutto ordinarie la collaborazione richiesta dal Comune va nel senso di segnalare al Servizio sociale, e quindi nel più assoluto rispetto della privacy, le situazioni di solitudine e bisogno, o esposte al rischio, di cui si può essere venuti a conoscenza.

Una proposta quindi naturalmente orientata a costruire senso di comunità.

Secondo il Sindaco Maurizio Rasero “l’importanza di questa proposta risiede nel permetterci di individuare persone che abbiano davvero necessità, a dispetto di altri che oserei definire “esperti del mestiere”, e portare in evidenza richieste che ci permettano di tarare e programmare meglio i nostri interventi”.

La città, come la cronaca dei giorni scorsi documenta, ha problemi di sicurezza e il Sindaco all’indomani di una richiesta al Ministro dell’Interno di mantenere Asti tra le priorità in merito ad assicurare un adeguato organico di forze dell’ordine, rivolgendosi alla platea di amministratori di condominio ha richiesto collaborazione a indicare e definire una mappatura degli impianti di videosorveglianza installati da privati. Perché anche questo sarebbe di utilità in caso di indagini che lo richiedano.

L’incontro oltre a registrare da parte di alcuni amministratori le problematiche che vengono a determinarsi con le frequenti morosità di pagamento delle bollette, e a caduta sui condomini residenti , ha indicato l’opportunità di poter disporre di fondi e agevolazioni per finanziare l’installazione di ascensori in abitazioni, laddove esista una effettiva necessità. Allo scopo l’Assessore Cotto ha suggerito di quantificare una richiesta da rivolgere a Regione Piemonte per suggerirne l’applicazione in sede di pianificazione.

Una volta si sarebbe sentito chiedere “hai bisogno di qualche cosa?”, forse oggi ci si sentirebbe rispondere “Fatti gli affari tuoi!” Manco ad aspettarselo, anche a partire da un condominio si può dimostrare che la città offre prova di generosità.