Il Palazzo dell’Enofila si trasforma in polo culturale di mostre, fotografie, memoria nei giorni della 89ª Adunata Nazionale degli Alpini in programma dal 13 al 15 maggio ad Asti. Sarà inaugurato domenica 8 maggio alle 16. Tra gli artisti che espongono il fotografo Enzo Isaia con due mostre: “Noi Alpini”, esposizione di 170 immagini scattate a metà degli Anni Sessanta da Isaia, allora sottotenente e fotografo dilettante di 22 anni, compongono un interessante ritratto della vita quotidiana degli alpini. Si racconta l’esperienza dei giovani dal primo ingresso in caserma, passando per i vari addestramenti, per i campi invernali ed estivi, fino al congedo e alle Adunate Ana. La presentazione e le didascalie sono state curate da Giulio Bedeschi, autore di “Centomila gavette di ghiaccio”. Sempre le fotografie di Isaia sono protagoniste di Colori e sfumature di paesaggi monferrini Patrimonio dell’Umanità UNESCO: un’antologia di 60 immagini che racconta i paesaggi del Monferrato e delle Langhe astigiane. “Frutto di precisi sopralluoghi e lunghi appostamenti – racconta Isaia – in attesa di una luce “giusta” nell’arco di 8 anni ho raccolto una particolare documentazione del territorio. In questa mostra, oltre ai paesaggi, alcuni scatti sono dedicati alla città e al festoso settembre astigiano”. Nato a Pordenone, Isaia è specializzato nella fotografia pubblicitaria con particolare vocazione per i grandi still life – moto, automobili, autocarri, trattori, macchine movimento terra, treni, navi e aerei – per oltre dieci anni è stato fotografo ufficiale delle vetture Ferrari e Maserati. Ha sempre coltivato spazi per ricerche personali su ritratto, reportage, architettura e paesaggio. Tra le sue mostre itineranti, Noi Alpini è quella che riscuote maggiori consensi: esposta in 23 città, ha avuto ben 80.000 visitatori. Altra mostra “Salvare le penne – iconografia e reperti tra amori e trincea” è articolata su due piani per una superficie di 1500 metri quadri e curata da Dino Aloi con varie collaborazioni. Ha il Patrocinio della Commissione Europea – Rappresentanza in Italia. L’esposizione è frutto di una ricerca condotta su giornali satirici del periodo bellico 1914/1918 italiani, inglesi, francesi e tedeschi. Saranno esposti in originale oltre un centinaio di questi fogli, spesso realizzati direttamente dalle armate, con taglio propagandistico e ironico. Particolare attenzione viene data alla figura della donna a livello internazionale durante il conflitto, analizzando i diversi ruoli, da quello di madre a quello di moglie, da quello della donna soldato a quello della donna al lavoro, senza dimenticare aspetti quali il doppio senso a sfondo sessuale di alcune vignette satiriche e quello dei profitti di guerra. Di taglio storico e didattico, la mostra è composta da oltre 400 pezzi, tra preziosi cimeli, divise, moto d’epoca e disegni satirici, articolati in 15 sezioni. Nell’ambito dell’esposizione l’attore Aldo Delaude leggerà alcune lettere dal fronte. E ancora la Mostra IFMS – Federazione internazionale dei soldati di montagna a cura della Commissione IFMS nazionale e allestita dalla Sezione Ana di Bergamo; quella su Bozzetti, manifesti e medaglie dell’Adunata di Asti a cura di Renato Valentini. Sempre l’Enofila ospiterà l’annullo filatelico delle cartoline dedicato alla 89ª Adunata Nazionale degli Alpini Asti 2016. Le mostre saranno visitabili fino a domenica 15 maggio con apertura dal 9 al 12 maggio con orario 9-18 e dal 13 al 15 maggio con orario 9-23. Sabato 7 maggio alle 18 inaugura al Battistero di San Pietro un’altra mostra “Un cuore più grande della guerra”, dove si ripercorrono i canti del popolo soldato attraverso la Grande Guerra. Esposizione di pannelli con i testi e riproduzioni audio video dei canti tradizionali. La Mostra ideata e prodotta dal Coro Cet Milano con la collaborazione di Itaca è stata allestita dalla Fondazione Meeting per l’amicizia fra i popoli e presentata a Rimini nel 2015. Apertura: dall’8 al 12 maggio 10,30-13/16-19; dal 13 al 15 maggio dalle 9 alle 23.  Sabato 14 maggio dalle 10 alle 18 ci sarà un’imperdibile maratona alpina dei cori. Foto di Roberto Signorini