INFLUENZALa stagione influenzale 2012-2013 è stata la più intensa dell’ultimo quinquennio. In base ai numeri (rilevati dai medici di medicina generale e dai pediatri di libera scelta), complessivamente 620.000 piemontesi sono stati messi a letto dalla sindrome influenzale: in gran parte bambini (in cui si sono registrati picchi settimanali di incidenza superiori al 3%) mentre meno colpita è stata la popolazione oltre i 65 anni (con incidenze settimanali attorno allo 0.5%). L’epidemia ha iniziato la sua ascesa alla fine del 2012 e ha raggiunto il suo massimo nella seconda settimana del 2013. Il verificarsi dell’epidemia ha esercitato una considerevole pressione anche sui servizi di pronto soccorso dove, durante il picco epidemico, i soggetti colpiti da influenza costituivano oltre il 10% degli accessi e il 12% dei ricoveri. Intanto, con il mese di marzo, si è conclusa la rendicontazione da parte dei medici di medicina generale ed è possibile effettuare un bilancio anche sui risultati della campagna di vaccinazione antinfluenzale 2012-2013. In Piemonte, tra novembre e dicembre 2012 sono state distribuite complessivamente circa 650.000 dosi di vaccino, 50.000 in meno rispetto allo scorso anno. La maggior parte delle vaccinazioni ha riguardato i soggetti oltre i 64 anni (oltre 520.000 dosi) che hanno subito una flessione pari a circa 6% rispetto al 2012. Circa 90.000 i soggetti a rischio vaccinati contro i 103.000 dell’anno scorso (diminuzione pari al 17%). La diminuzione che si registra in Piemonte è in linea con il calo di adesioni registrato in tutto il Paese e le variazioni risultano abbastanza omogenee nel territorio regionale. Il calo è stato piuttosto contenuto ad Alessandria (-2%), Cuneo 1 (-5%), TO1 e TO5 (-6%) mentre riduzioni più evidenti sono state registrate nelle Asl TO3 e TO4 (-15% e -13%). La sperimentazione di un sistema di offerta attiva (tramite invito postale) ai soggetti a maggior rischio, realizzato nelle Asl di Alessandria, Cuneo e Verbania ha consentito di contrastare la tendenza negativa (le vaccinazioni dei pazienti a maggior rischio sono leggermente aumentate ad Alessandria e Verbania mentre sono diminuite solo del 6% a Cuneo). La copertura vaccinale dei soggetti oltre i 64 anni è stata pari al 52%.