Terzo e ultimo scritto oggi per i quasi 500 mila candidati italiani (circa 1000 astigiani) alle prese con la maturità. E’ il turno del cosiddetto ”quizzone”: un pacchetto di test che, a differenza delle due precedenti prove, sono predisposti non dal ministero ma dalle varie commissioni esaminatrici.

Una prassi che probabilmente sta per cambiare: il ministro Gelmini ha ribadito ieri che per gli studenti dell’ultimo anno delle superiori vuole un esame più europeo e pensa per questo di affidare all’Invalsi (Istituto per la valutazione del sistema d’istruzione) la messa a punto di una prova nazionale, uguale per tutti, basata su test elaborati con criteri standardizzati in modo che la valutazione dei ragazzi non cambi da territorio a territorio e non sia discrezionale.
Stamattina le prove vertono su non più  di cinque discipline e sono in linea con le simulazioni e le esercitazioni svolte dai ragazzi durante l’anno scolastico.