Meno ospedale, più territorio: su questa linea si è mossa la strategia dell’Azienda nel corso di quest’anno. Lo ha spiegato ieri, all’annuale Conferenza dei servizi, la Direzione generale di fronte a un pubblico composto da oltre 150 tra sindaci, autorità, personale aziendale e volontari.

Le relazioni sono state illustrate dal direttore generale, Luigi Robino, quello amministrativo, Angelo Pescarmona, e dall’ex direttore sanitario (ora alla guida dell’Aso di Alessandria), Nicola Giorgione.

Tutti gli interventi dal pubblico hanno evidenziato i buoni risultati raggiunti e riconosciuto lo sforzo della dirigenza e della struttura aziendale, in sintonia con gli obiettivi regionali, per migliorare la produzione e la qualità dei servizi,.

Dati salienti dell’attività 2008.

Negli ultimi due anni i ricoveri ordinari sono leggermente diminuiti (435 al giorno nel 2006, 424 quest’anno). In netto aumento invece le prestazioni ambulatoriali (da 1358 a 1622 al giorno), quelle di laboratorio (da 882 a 1081) e quelle in day hospital/day surgery assicurate dall’ospedale Valle Belbo (da 105 a 112). Per day hospital si intendono gli interventi svolti nell’arco della giornata, per day surgery quelli che richiedono il ricovero per una notte.

In forte incremento, anche per rispondere efficacemente al processo di invecchiamento della popolazione, le dimissioni protette nelle Residenze sanitarie assistenziali (da 39 a 55 al giorno) e gli interventi di assistenza domiciliare (da 702 a 800). La mobilità passiva (cioè l’utilizzo di strutture fuori provincia soprattutto per fruire di alte specialità non assicurate dall’Asl astigiana), al netto di quella attiva, è del 18% e si registra in particolare nei territori di confine.

Tra le novità introdotte quest’anno al Cardinal Massaia l’attivazione della cartella clinica informatizzata in alcuni reparti pilota (Ginecologia-Ostetricia, Medicina B, Chirurgia generale) e la trasmissione dei referti di laboratorio con la firma digitale elettronica.

Al Pronto Soccorso del Cardinal Massaia (quest’anno l’incremento dei passaggi è stato del 6% rispetto ai 51.361 pazienti del 2007) sono terminati i lavori per gli ambulatori dei codici verdi e bianchi. In corso di realizzazione l’area dell’Osservazione Breve Intensiva per i pazienti che richiedono un monitoraggio continuo.

Le attività territoriali, già sensibilmente incrementate quest’anno, registreranno un sensibile potenziamento nel 2009 con la realizzazione del progetto sulle Case della salute.

Abbattimento tempi di attesa.

Una significativa inversione di tendenza si registra per quelle specialità che garantiscono l’accesso a tempo zero, cioè la possibilità (per la prima visita) di accedere agli ambulatori, senza prenotazione, per essere ricevuti in giornata. Corsia preferenziale, dunque, oltre che al Laboratorio analisi, a Cardiologia (53 giorni di attesa nel 2007), Oculistica (68 giorni), Ortopedia (57), Radiologia (segmenti ossei, 70 giorni) e Maxillo facciale (già da parecchi anni con accesso diretto).

Investimenti e costi.

Per gli ospedali “Cardinal Massaia” e “Valle Belbo” gli investimenti 2008 sono stati complessivamente di oltre 50 milioni, quelli per il territorio superiori ai 10.

I costi della gestione ordinaria sono aumentati del 7,4% nel 2008 rispetto al 2006. Tra le voci più significative: acquisti, € 51.070 (prodotti farmaceutici e sanitari, questi ultimi legati all’uso di nuove tecnologie); assistenza sanitaria di base, € 21.851; personale dipendente, € 111.923.

Progetto 2Q. La “rivoluzione” nella ristorazione ospedaliera, finalizzata a ridurre lo stato di malnutrizione nei ricoverati, ha portato ad un aumento dei pasti giornalieri: da 1400 nel dicembre 2007 agli attuali 1700, assicurati anche al personale dell’Azienda.

Prevenzione. Le attività hanno avuto un palcoscenico speciale: la piazza interna del “Cardinal Massaia”. I primi sette appuntamenti di “Un anno di salute in piazza” hanno registrato 1057 partecipanti. Altri sedici eventi hanno animato lo spazio interno, caratterizzandolo come luogo di aggregazione, oltre che di incontro tra i cittadini e la sanità astigiana.