Dodici vignaioli, 400 tappi saltati di Moscato Canelli, 800 calici venduti, 2200 piatti serviti, migliaia di brindisi: anche quest’anno Il Canelli e i colori del vino conferma i suoi numeri. Un successo che si consolida per la quarta edizione dell’evento ideato e organizzato dall’Associazione Produttori Moscato Canelli insieme a Enoteca Regionale di Canelli e dell’Astesana, Comune e Pro loco Antico Borgo Villanuova. Un bilancio quindi molto positivo per la “notte dolce” che ogni anno viene ospitata nella Sternia, il cuore medievale della città di Canelli: tanti winelover hanno raccolto l’invito dei moscatisti canellesi e hanno affollato vicoli, piazze, cortili suggestivi; numerosi i turisti stranieri provenienti da Norvegia, Danimarca, Olanda, Stati Uniti e Germania. Tutti curiosi di scoprire e conoscere la piccola docg di eccellenza che tocca le vigne più vocate di 23 comuni del Moscato d’Asti. Un’area di colline e vigne intorno a Canelli, zona ad alta vocazione per la coltivazione dell’uva moscato bianco e “core zone” Unesco tutelata come Patrimonio dell’Umanità. Obiettivo comune dei produttori, ora guidati dal neo presidente Gianmario Cerutti: dimostrare che il Moscato è un grande vino che può dare risultati straordinari soprattutto quando si esce dai classici abbinamenti cibo con il dolce. “Abbiamo la fortuna di avere un grande vitigno – dice Cerutti – ma anche un gruppo di persone che condividono lo spirito giusto, la passione e la voglia di veder crescere denominazione e tutta l’area del Moscato Canelli”. Al successo della festa Moscato Canelli, hanno contribuito in molti. Primi i vignaioli dell’Associazione: Flavio Scagliola, Roberta e Paolo Avezza, Franco Penna (Cascina Barisel), Giuseppe e Annalisa Bocchino, Silvio Ghione (Ca’ de Lion – Ghione dal 1871), Gianmario Cerruti (Cascina Cerutti – Enrico Cerutti), Luigi e Roberto Coppo (Coppo), Anna Ghione, Giuliana e Ignazio Giovine (L’Armangia), Piercarlo Merlino, Andrea Faccio (Villa Giada), Giorgio Forno (Tenuta il Falchetto). Un partner ormai consolidato è il Prosciutto crudo di Cuneo dop, con cui il Moscato Canelli ha stretto un’alleanza da anni. E poi hanno contribuito: il ristorante stellato La Ciau del Tornavento di Treiso con i plin ai tre arrosti, l’associazione Borgo San Michele con la “belecauda” (farinata di ceci), il Civico 15 (salciccia al Moscato Canelli), l’Osteria della Sternia (terrina con spuma al Canelli), ristorante Samò di Nizza Monferrato (sushi), la Pro loco Antico Borgo Villanuova (risotto mantecato al Canelli), il Comune di Canelli e l’Enoteca Regionale di Canelli; i maestri pasticcieri: Artigiana, Bosca, Gioacchino.