casa miaIn pochi anni la medicina ha subito grandi cambiamenti sotto vari aspetti. Da un lato la ricerca consente ora di affrontare le malattie con nuove e più potenti armi, dall’altro è mutato il rapporto tra medico e paziente. L’attività del medico è costantemente sotto la lente d’ingrandimento, la ricerca dell’errore, presunto o reale, sembra essere diventata la modalità d’approccio per molti pazienti. E questo dato non può che modificare il modo di svolgere la propria professione. Se ne parlerà al convegno con crediti formativi per medici di tutte le specialità dal titolo “Medico oggi. La responsabilità professionale tra etica, deontologia e diritto”, sabato 8 novembre dalle 9 alle 13.30 alla residenza sanitaria “Casa Mia” di Asti, del Gruppo francese Orpea. Ed è proprio il Gruppo Orpea, di cui è amministratore delegato Roberto Tribuno che, impegnato da  venticinque anni nella gestione di residenze per anziani e cliniche per l’assistenza alle fragilità dei suoi ospiti, si è fatto promotore del Convegno. Orpea infatti, in questi anni di intensa attività, ha posto in essere procedure e metodi di  lavoro atti a ridurre al minimo i rischi clinici derivanti dall’esercizio dell’attività socio sanitaria. In collaborazione con l’Ordine dei Medici di Asti, l’incontro ha avuto i patrocini di Comune e Provincia di Asti, Asl di Asti. Responsabili Scientifici sono Mario Alfani, Presidente dell’Ordine predetto, e Marina Di Marco, medico legale e direttore sanitario Orpea Italia. Ad aprire i lavori sarà José Parrella, Direttore Generale Gruppo Orpea Italia. Partendo dal principio Primum non nocere, i medici partecipanti avranno l’opportunità di confrontarsi sugli aspetti deontologici ed etici della professione, ponendo l’accento sui rischi sempre più presenti nel rapporto con i pazienti e ottenendo i pareri del medico legale, di avvocati, del magistrato onde definire azioni a tutela per l’ esercizio non condizionato della professione medica. Attualmente risulta sempre più evidente l’aspettativa di una medicina perfetta che “merita d’essere punita” qualora non risponda appieno alle attese. Infatti, è ormai quasi consuetudine la ricerca dell’errore e del conseguente risarcimento. Una situazione che genera quella che si potrebbe definire come “medicina difensiva” da parte del professionista.