Danni per oltre 500 mila euro. E’ questo il bilancio dell’Amministrazione Comunale a una decina di giorni dal nubifragio che si è abbattuto Asti e provincia. La stima, ancora provvisoria, è ingente, anche se va suddivisa in operazioni di rimessa in sicurezza urgentissime e lavori che possono aspettare qualche giorno in più. Questa mattina il sindaco Fabrizio Birngolo, l’assessore ai Lavori Pubblici Maria Bagnadentro, tecnici e rappresentanti di polizia municipale e protezione civile hanno fatto il punto della situazione della nostra città e delle frazioni. Argomento cardine l’approvazione del bilancio 2012. Già perché solo attraverso questo step si potrà accedere ai 100 mila euro stanziati dalla scheda 833 del bilancio riguardanti le calamità naturali. L’unico strumento per avere denaro disponibile per sopperire alle prime emergenze, anche se molti passi in questo senso sono già stati fatti. Nell’immediatezza della tromba d’aria volontari, tecnici e addetti ai lavori hanno rimesso in sicurezza tutti quelle situazioni che potevano rappresentare un rischio imminente per la popolazione, liberando anche le vie d’accesso alla città, ma c’è ancora molto da fare. Per quanto riguarda le zone urbane infatti, la stima del disastro sfiora i 120 mila euro, con interventi da eseguire prioritariamente in strada Santo Spirito, nel sottopassaggio di piazza Marconi, in corso Alessandria e in molti fossi e in molte altre strade dove il forte vento ha divelto la segnaletica orizzontale. Nelle aree extraurbane, invece, la situazione sembra più grave con danni intorno ai 135 mila euro che contano banchine stradali collassate, frane, fossi intasati e tanto altro ancora. I fondi da reperire sono molti e a parte i 100 mila euro stanziati per le calamità naturali e disponibili nell’immediatezza dell’approvazione del bilancio mancano all’appello svariate migliaia di euro. Per questo il sindaco e l’assessore proporranno delle variazioni di bilancio per poter recuperare il denaro che serve per gli interventi di media urgenza.
“Oltre a riparare i danni causati dal nubifragio – spiega l’assessore Bagnadentro – è necessario investire eventuali risorse economiche per programmare un lavoro di prevenzione. Inizialmente sarebbe una spesa certo, ma una spesa che andrebbe ammortizzata nel tempo e che si trasformerebbe in un risparmio. Mi piacerebbe anche attrezzare il Comune sia a livello di personale aumentando il numero dei 6 operai per ora assunti che a livello di attrezzature e macchine da lavoro”.
Ma quali sono stati le cause dei danneggiamenti del nubifragio del 21 giugno scorso? Innanzitutto c’è da dire che in soli 20 minuti sono caduti oltre 60 mm di piogge che sono il città hanno abbattuto decine di imponenti alberi, alcuni dal diametro di quasi 2 metri, ma è vero anche che tombini e fognature hanno giocato un ruolo fondamentale nell’allagamento di strade, cantine e box auto, con la conseguente rottura dell’asfalto in molte zone della città.
“Il sistema fognario è gestito dall’Asp – spiega il sindaco Brignolo – ed in molti casi si tratta di un sistema vecchio, studiato molti anni fa e non più il linea con le esigenze di Asti. Molte frazioni, poi, non sono dotate di fogne e in alcuni casi la giuntura fra condutture nuove e vecchie ha causato dei problemi. L’Asp esegue delle ispezioni e degli interventi mirati nelle condutture ma è vero anche che il sistema fognario in alcuni punti andrebbe rivisto. Posso dire che c’è già in previsione un progetto di impianto idrovoro per sopperire ad eventuali allagamenti nella zona sud della città”.
Ma alla conferenza stampa non si è parlato solamente di emergenza, ma anche di ordinaria amministrazione comunale. In questo periodo estivo, infatti, il problema dello “sfalcio”, ossia il taglio dell’erba nelle aree verdi e nei parchi delle scuole, è all’ordine del giorno. Proprio prima del nubifragio sindaco, assessore e tecnici si erano riuniti per trovare i fondi necessari per questa operazione, in seguito anche a molte segnalazioni arrivate da parte dei cittadini. Un solo sfalcio costa al Comune 40 mila euro e in un anno, per mantenere a posto la città, ne sono necessario almeno 4. Il bilancio che verrà approvato nel consiglio comunale di questo pomeriggio o al più tardi nella seduta di domani, prevede fondi solo per una di queste operazioni, già eseguito in primavera. Anche in questo caso saranno quindi previste altre variazioni di bilancio. Per ora gli amministratori sono riusciti a recuperare altri 30 mila euro da altri capitoli relativi all’ambiente, ma saranno necessari ancora più fondi. Intanto lo sfalcio è cominciato e non ha potuto non tenere conto dei danni provocati dal maltempo. Quindi nel corso di questi lavori verranno anche rimossi i rami e gli alberi caduti  nei parchi cittadini che verranno accumulati nel deposito a cielo aperto di piazza d’Armi dove già si trova un giacimento di residui di arbusti altro 3-4 metri, in attesa dello smaltimento.
Si può dire, come hanno sottolineato anche il responsabile della protezione civile di Asti Oscar Ferraris e il comandante della polizia municipale Riccardo Saracco, che la macchina dei soccorsi ha funzionato alla perfezione, con un impiego ingente di forze sin nell’immediatezza della calamità. Forze che da allora non hanno mai smesso di lavorare.