Due giorni di festa a favore del Ruchè, per divulgarne la conoscenza, per avvicinare molti curiosi all’assaggio, per rafforzare negli intenditori un concetto positivo sulla qualità di questo vino e sulle sue ancora crescenti potenzialità.  L’ottava edizione è stata una sorta di consacrazione di un percorso continuo di crescita, poggiato su valori saldi e su una pattuglia di produttori impegnata ad affermare la qualità nel bicchiere di questo affascinante vino.  La manifestazione si è svolta sabato 9 e domenica 10 maggio nel suggestivo scenario della Tenuta “La Mercantile”.  Ha visto all’opera un gioco di squadra tra 18 aziende vinicole, il Comune di Castagnole Monferrato, l’associazione Go Wine e la locale Proloco, in una edizione che ha superato ogni previsione.  “Un percorso di otto anni – affermano gli organizzatori – ha affiancato la crescita che la denominazione sta registrando, in termini di produzione e di conquista di mercati in Italia e nel mondo. Il Ruchè mantiene intatta la sua identità ed il suo rapporto territoriale, ma il grande successo della Festa del Ruchè è la prova maestra che un vino autoctono, anche una Doc di non certo grandi dimensioni, può raggiungere grandi traguardi e avvicinare non solo enoappassionati, ma anche tanti curiosi a favore di un vino di territorio.  Tutto esaurito nella serata di sabato, grande pubblico anche lungo la giornata di domenica.  Migliaia le degustazioni con una crescita di oltre il 30% rispetto al 2014, che era già stata un’edizione record.  Degustazioni al banco d’assaggio, dove era possibile conversare direttamente con i produttori, degustazioni guidate condotte con la preziosa collaborazione di Giancarlo Sattanino. Alla ribalta l’ultima annata 2014, figlia di un andamento climatico che ha destato non pochi problemi, ma con oggi buoni risultati nel calice, e con una crescita nel numero complessivo di bottiglie in produzione.  In assaggio anche l’annata 2013, presentata in esclusiva da alcune aziende, e spazio anche per annate anteriori, a testare la capacità del Ruchè e la sua evoluzione a 3-4 anni dalla vendemmia.  Hanno riscontrato un particolare gradimento anche gli  sfiziosi abbinamenti fra cibo e vino con le prelibatezze preparate dalla Pro loco e dai Ristoranti del territorio presenti alla Tenuta. Il Premio “VinDivino”  Il convegno inaugurale di sabato ha offerto l’occasione per un momento di incontro in cui fare il punto sui vini dell’ultima vendemmia, sui dati della produzione e sulle aspettative della nuova annata del Ruchè.  Nell’occasione è stato assegnato il premio “Vin DiVino” che in questa edizione è stato consegnato a Ugo Massimelli, titolare da quasi trent’anni dell’azienda Bersano, e fra coloro che con lungimiranza hanno operato per la promozione del vino Ruchè e del Comune di Castagnole Monferrato. La consegna del Premio ha visto un altro protagonista delle colline del Ruchè, ovvero Enrico Morando dell’azienda Montalbera, e certamente fra coloro che hanno maggiormente investito a favore delle fortune della denominazione. Morando (già vincitore del Premio) ha premiato Massimelli insieme agli Amministratori Comunali di Castagnole Monferrato.  La cerimonia del premio ha rappresentato così un ulteriore messaggio positivo, un legame fra generazioni, una capacità di stare insieme fra aziende con profili produttivi diversi.  Un Ruchè che guarda sempre più avanti ma avendo ben presenti le sue radici.