Pugni alla schiena, calci al viso, emorragia al naso, morsicature alle mani, segni di strangolamento sul collo, ferite da accoltellamento, lividi alle cosce, ma anche stati di ansia, crisi di pianto, disorientamento per chi subisce un abuso: mediamente ogni quattro giorni una vittima di violenza si rivolge ai medici del Pronto Soccorso del Cardinal Massaia per essere medicata e assistita.
Sono 49 gli accessi registrati dall’inizio dell’anno a oggi. La maggior parte dei casi riguarda le donne: 29 quelle che si sono affidate al personale sanitario dopo essere state percosse o aver subito un abuso; ma nella mappa dei maltrattamenti non mancano gli uomini (15 episodi) e i minori (5).
Le donne vittime di violenza vengono registrate al triage del Pronto Soccorso con un apposito codice colore (rosa fucsia) che fa automaticamente scattare l’adozione di un percorso medico e assistenziale e che, nei casi più gravi, tutela la vittima accogliendola nel posto letto segreto. Quest’ultimo, allestito in un reparto del Massaia, funziona come soluzione ponte in attesa di una sistemazione in una comunità protetta.
“I dati di cui disponiamo – spiega la dottoressa Roberta Broda, referente del Gruppo di coordinamento sull’assistenza delle vittime di violenza sessuale e domestica interno all’Asl AT – indicano che la maggior parte dei casi di maltrattamento avviene dentro casa e che spesso gli episodi si ripetono nel tempo”.
In ambito domestico le violenze si consumano soprattutto all’interno della coppia, ma anche tra padre e figlio (alcune volte minore) o tra parenti. “Non è raro purtroppo, durante la visita medica – sottolinea Gianluca Ghiselli, primario del Pronto Soccorso – riscontrare sulla donna segni di precedenti maltrattamenti: episodi a cui soltanto raramente segue una denuncia all’autorità giudiziaria da parte della vittima. In questo caso il nostro personale propone un supporto immediato delle assistenti sociali ospedaliere e, in seconda battuta, della psicologa. Nella maggior parte dei casi le pazienti sono di nazionalità italiana: 35 i casi registrati quest’anno. Altri episodi hanno riguardato donne provenienti da Marocco, Romania e Russia”.  
E’ utile ricordare a chi subisce violenza i numeri telefonici dei servizi Asl e di altri enti territoriali a cui ci si può rivolgere per chiedere aiuto. Questi stessi numeri sono a disposizione sul sito internet dell’Azienda sanitaria (www.asl.at.it) e sul monitor del Centro prelievi del Massaia che dalle 8 alle 13 trasmette, tra gli altri, il video “Uscire dalla violenza è possibile” con i riferimenti telefonici dei servizi attivi in emergenza e non.

I NUMERI DELLE EMERGENZE
118 (Emergenza sanitaria territoriale Asl), 112 (Carabinieri), 113 (Polizia)

I SERVIZI DELL’ASL
Consultorio familiare di Asti: 0141.211340
Consultorio familiare di Nizza Monferrato: 0141.782413
Servizio Sociale Ospedaliero (Cardinal Massaia): 0141.486218

GLI ALTRI SERVIZI SUL TERRITORIO
Centro d’ascolto L’orecchio di Venere: 0141.1855172
Comune di Asti: Unità operativa minori 0141.399499; Servizio handicap e disagio adulti: 0141.399406
Cisa (Asti Sud): 0141.782424
Cogesa (Asti Nord): 0141.591801 (Asti), 0141.63171 (Montemagno), 0141.691116 (Montiglio Monferrato), 0141.982471 (San Damiano), 0141.946247 (Villanova).