ordine degli ingegneriTempo di novità, di riconoscimenti e di progetti per l’Ordine degli Ingegneri astigiano. Con l’avvio del nuovo Consiglio di Disciplina e i festeggiamenti per i cinquant’anni di iscrizione all’albo dell’ingegner Bruno Vigazzola si è fatto il punto dell’anno che sta finendo e dei progetti per l’anno prossimo. “L’Ordine degli Ingegneri di Asti, in questi ultimi anni, si è infatti caratterizzato per gioventù e innovazione”, spiegano i reponsabili: non a caso il presidente Marco Allegretti continua, anche nel suo secondo mandato, a essere il più giovane presidente d’Italia. Nei giorni scorsi, dopo la verifica e la nomina da parte del presidente del Tribunale Donato Francesco, è invece nato il nuovo Consiglio di Disciplina che sarà operativo dal primo gennaio. Ne fanno parte gli ingegneri: Cavagnino Franco, Magnone Mario, Pettazzi Carla, Piccinino Giorgio, Sodano Andrea, Basso Franco, Liguori Domenico, Tonda Ermanno, Torchio Massimo, Villero Giuseppe e Castiglione Stefano Angelo. Colleghi di grande esperienza e preparazione. «La scelta del legislatore – spiega il presidente Marco Allegretti – è andata nella direzione di separare le funzioni. Ancora una volta i professionisti si faranno trovare pronti. Speriamo però che le altre istituzioni ci seguano sulla strada della semplificazione e del merito». Visto che gli ingegneri sono anche tradizione. «Ci ha fatto molto piacere – ha aggiunto il presidente Allegretti – festeggiare i cinquant’anni di iscrizione all’Ordine dell’ingegner Bruno Vigazzola inserendolo nell’Albo d’onore. Quanto lui ha cominciato io nemmeno ero nato. Nessuna altra istituzione può vantare lo stesso attaccamento e dedizione che i nostri colleghi hanno dimostrato negli anni. Anche per questo nei prossimi giorni presenteremo alle Istituzioni locali un progetto di semplificazione e trasparenza da condividere con gli altri organi professionali. Una sorta di sentinella della corretta prassi amministrativa degli enti». Dove si potranno segnalare i rallentamenti nelle pratiche, una “check list” delle azioni necessarie ma anche un elenco di buone pratiche che già ci sono e che devono solo essere allargate a tutti.