VILLANOVA – Il 15 dicembre 2010 Roberto Peretti, in qualità di sindaco di Villanova, scrisse all’allora dirigente della sanità piemontese Paolo Monferrino (oggi assessore) e al presidente regionale Roberto Cota, lamentando il blocco della Casa della salute di Villanova, un progetto varato nel 2009 dalla giunta di centro sinistra guidata da Mercedes Bresso.

Il comune del Pianalto si era prontamente mosso per agevolare l’intervento, individuando l’area in cui avrebbe dovuto sorgere il presidio sanitario,  acquistandola e cambiandone la destinazione urbanistica. Poi, a novembre 2010, proprio l’allora dirigente Monferino, sospese l’intervento.

E’ trascorso ormai un anno, ma nessuna risposta è giunta al Comune di Villanova e al suo sindaco: “Non ho mai ricevuto risposte scritte, verbalmente il commissario dell’Asl di Asti Valter Galante mi aveva assicurato l’impegno a costruire, nell’ area messa a disposizione per la casa della salute,  un CAP, un centro assistenza primaria, destinato ad ospitare gli stessi servizi della casa della salute, – afferma Peretti – ma l’assessore regionale Monferrino sembra averlo smentito, bocciando anche questo progetto. I villanovesi pertanto si sentono doppiamente figliastri in quanto l’Asl di Asti, che costava molto meno di altre, è stata smantellata, l’ospedale declassato e i servizi territoriali sono a rischio. Se i tempi sono difficili, i sacrifici si accettano solo se a loro si affianca il termine giustizia. Il comune di Villanova, a differenza di altri comuni astigiani, ha per oltre vent’anni concesso gratuitamente all’Asl i locali del distretto sanitario. Ora invece le case della salute non si fanno presso i comuni che hanno fatto risparmiare l’Asl ma in quelli che hanno sempre preteso l’affitto!

“Sempre vent’anni fa, – continua con amarezza il capogruppo Pd in Provincia –  il nord astigiano voleva entrare nell’Asl di Chieri, entrarono Buttigliera e Castelnuovo Don Bosco, noi restammo fedeli ad Asti, e questo è il ringraziamento!” 

Peretti ipotizza anche azioni legali contro la sanità piemontese: “stiamo pensando un ricorso in tribunale visto la mancanza di risposte scritte e gli ingenti costi sostenuti oltre a valutare un uscita dall’Asl di Asti se non perverranno garanzie scritte che i villanovesi avranno, presso il distretto sanitario,  gli stessi servizi presenti nelle case della salute!”

Massimiliano Bianco