uno scorcio dei partecipanti alla passeggiata con sullo sfondo il Seminario di piazza Catena in cui furono portati gli ebrei arrestati nel dicembre del ’43 e segregate le madri e le sorelle dei giovani che non avevano risposto ai bandi di chiamata alle armi della RSISuccesso della passeggiata sui luoghi della guerra che l’Israt ha proposto ieri pomeriggio ad Asti per la festa della Liberazione.

Un centinaio i partecipanti e tra loro alcuni volti significativi che hanno voluto mischiarsi al gruppo: come il fratello di Rinaldo e Dorino Capra, giovani partigiani di Isola d’Asti deportati al campo di concentramento di Mauthausen, da cui non fecero ritorno.

Ricostruzioni storiche e storie di singole persone (toccante quella del partigiano Pierino Bona), sono state tracciate da Mario Renosio, direttore dell’Israt, dopo un’introduzione di Nicoletta Fasano sull’8 settembre in città.

Partita dal cippo dei partigiani nel parco della Resistenza, la camminata ha fatto tappa in piazza San Secondo, piazza Medici (uno sguardo alla casa delle sorelle Elda e Enrica Jona), piazza Catena, Palazzo Ottoleghi, collocando in quei luoghi alcune pagine importanti della storia di Asti in guerra, racconti di forzata convivenza con fascisti e tedeschi e di orgogliosa resistenza, drammi familiari (i Bona in pochi mesi persero tre figli, due partigiani e Olga, morta appena quindicenne nell’incendio della Stilar) e  mobilitazioni collettive.

Nel cortile di Palazzo Ottolenghi, con il rifugio antiaereo aperto alle visite e la mostra su Asti in guerra esposta dall’Israt, l’arrivederci al prossimo anno: “La ricorrenza del 25 aprile – ha sottolineato Renosio, affiancato dal presidente dell’Istituto Lucio Tomalino –  è festa di Liberazione. Il concerto della vigilia con Officina Ricordi è piaciuto: rifaremo festa con la musica in piazza anche nel 2015”.

Archiviato il successo della passeggiata (nel 2014, con un’ottima partecipazione, un’altra camminata aveva toccato i luoghi della Resistenza), l’Israt si prepara ora al viaggio della memoria sui luoghi dello sbarco in Normandia e nella città martire di Oradour sur Glane. La partenza è fissata per il 1° maggio: 57 i partecipanti, compresi i vincitori del concorso indetto dal Comune di Asti tra gli studenti delle scuole medie e intitolato alla memoria di Enrica Jona, unica ebrea astigiana sopravvissuta ad Auschwitz. Ritorno il 6 maggio.

 

Nella foto: uno scorcio dei partecipanti alla passeggiata con sullo sfondo il Seminario di piazza Catena in cui furono portati gli ebrei arrestati nel dicembre del ’43 e segregate le madri e le sorelle dei giovani che non avevano risposto ai bandi di chiamata alle armi della RSI