Agroalimentare, sviluppo sostenibile del sistema rurale, turismo, valorizzazione del territorio, cultura, infrastrutture e trasporti sono i temi che si propone di sviluppare il protocollo di collaborazione stipulato tra le Regioni Piemonte e Lombardia per il governo del sistema delle eccellenze e la definizione di attività condivise a supporto dell’Expo Milano 2015.
Un’iniziativa dagli obiettivi ambiziosi e di portata rilevante per la promozione dell’intero bacino padano-alpino, sottoscritta il 13 luglio a Torino dal presidente della Lombardia e commissario per l’Expo, Roberto Formigoni, e dal presidente del Piemonte, Roberto Cota. Erano presenti gli assessori piemontesi Alberto Cirio, Michele Coppola e Barbara Bonino, insieme alla lombarda Valentina Aprea e il sottosegretario all’Attuazione del Programma ed Expo 2015 Paolo Alli.
“L’Expo 2015 – ha dichiarato Cota – sarà un grande evento anche e soprattutto piemontese, con ricadute proporzionali alle capacità del nostro territorio di attrarre i visitatori. In pochi infatti limiteranno la loro visita soltanto all’esposizione internazionale, ma coglieranno l’occasione per vedere anche altro. E noi siamo la regione più prossima al luogo dell’evento. Anche grazie alla firma di questo protocollo di coordinamento con la Lombardia, potremmo organizzare direttamente dalla cabina di regia dell’Expo le migliori strategie per cogliere l’obiettivo: l’agroalimentare, il turismo, la cultura, i trasporti e lo sviluppo sostenibile sono il cuore del documento. Durante l’Expo, ad esempio, sarà dato grande spazio – ha osservato Cota – alla qualità e alla sicurezza del cibo, settori in cui il Piemonte è sicuramente all’avanguardia. Se saremo in grado di organizzare eventi sul Piemonte, supportati da interessanti pacchetti turistici, potremo far conoscere al mondo le nostre tante eccellenze e il nostro bellissimo territorio. La linea ad alta velocità Milano-Torino permette oggi il collegamento tra i nostri due capoluoghi nelle stesso tempo necessario per attraversare la città di Milano. Quindi è bene che tutto il territorio piemontese si attivi per cogliere l’occasione rappresentata dall’Expo 2015’.
“Un evento di grande importanza strategica – ha sottolineato Formigoni – che deve essere capace di rilanciare i nostri territori e far compiere lo scatto finale per uscire dalla crisi. Puntiamo a 20 milioni di visitatori in sei mesi, ai quali proporremo temi che sono anche di interesse per la Macroregione alpina”.
Gli assessori piemontesi hanno anch’essi evidenziato le ricadute positive del protocollo. Coppola ha dichiarato che “negli anni precedenti abbiamo già dimostrato la capacità del Piemonte di saper lavorare ai grandi appuntamenti. Ora ci impegniamo per rendere questo documento concreto e promuovere insieme, con un programma specifico, le nostre eccellenze culturali, la nostra identità. Teatro Regio, Salone internazionale del Libro con il progetto della Regione ospite, Torino Film Festival sono solo alcuni degli appuntamenti a cui stiamo collaborando insieme alla Lombardia. Stiamo lavorando perché già nel 2014 il nostro Abbonamento Musei Torino Piemonte diventi strumento unico tra il sistema museale piemontese e lombardo, in sinergia con Milano e Torino”. Bonino ha definito l’Expo “un’occasione unica per accorciare le distanze tra Torino e Milano, migliorando l’offerta e la qualità dei collegamenti e rafforzando le strategie transregionali, dalle infrastrutture all’integrazione nella programmazione dei trasporti, alla bigliettazione integrata. Oltre a formule speciali e offerte dedicate a incentivare la mobilità tra i due capoluoghi”. Cirio ha ricordato che “è un protocollo già vivo. Abbiamo avuto modo di sperimentarlo durante l’Expo in Corea, che ci ha offerto un’occasione di visibilità enorme. Nel prossimo Piano di promozione turistica 2013-2015 ci sarà una parte specifica dedicata all’Expo di Milano con pacchetti e offerte speciali di ospitalità in Piemonte e sconti ad hoc anche per il nostro calendario di manifestazioni. In pratica. con il biglietto per entrare all’Expo si avrà accesso anche a tutte le eccellenze turistiche piemontesi”.
La base di partenza del protocollo sono le eccellenze nel campo della ricerca e innovazione nel settore agroalimentare, dell’educazione e della sicurezza alimentare, tra cui, in particolare, l’Università di Scienze gastronomiche di Pollenzo, il polo dell’Università e della ricerca dedicato al settore veterinario, zootecnico ed agroalimentare di Lodi, il sistema degli Istituti zooprofilattici e dei centri di ricerca quali Agroinnova Creso e Fondazione per le Biotecnologie, i parchi tecnologici come Tecnogranda e le filiere contraddistinte da marchi a denominazione d’origine.
L’obiettivo finale, prendendo spunto dalle tematiche di Expo 2015 (Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita), è sviluppare un sistema di coordinamento di tali reti di eccellenza che comprenda, tra l’altro: la sostenibilità ambientale ed energetica della filiera agroalimentare; il coordinamento per la gestione e condivisione di progetti di tracciabilità-rintracciabilità con particolare riguardo ad Ict, biotecnologie e scienze dei materiali; iniziative per l’educazione al consumo in ambito agroalimentare; la ricerca scientifica nell’ambito delle tecnologie per la qualità e la sicurezza degli alimenti e in quelle per la salute e il benessere del consumatore; programmi di ricerca sulla risicoltura che si evidenzino per la forte capacità d’integrazione di risorse e infrastrutture; il coordinamento di interventi per il sostegno e la promozione dello sviluppo sostenibile riferiti alla sperimentazione e valorizzazione di pratiche agricole rispettose dell’ecosistema e capaci di valorizzare la biodiversità, ampliando la significativa esperienza già maturata delle aree protette; la conservazione delle risorse ambientali, con particolare riferimento all’acqua, ai corridoi fluviali, ai parchi e alle aree protette, compresi i Siti Rete Natura 2000.
Il protocollo comprende poi il coordinamento e lo sviluppo di sistemi dell’ospitalità turistica anche attraverso il miglioramento della qualità delle imprese alberghiere, la promozione territoriale e culturale dei luoghi e dei temi di eccellenza turistica, in particolare nelle aree facilmente raggiungibili da Milano e da Torino, intese come sistema unico turistico-ricettivo per la predisposizione di pacchetti offerta collaterali e complementari agli eventi dell’Expo, con riferimento anche al turismo scolastico. In questa direzione sono comprese manifestazioni per la promozione e valorizzazione dei sistemi turistici piemontese e lombardo e in particolare del Lago Maggiore, anche mediante la predisposizione di itinerari tematici sul turismo lacuale, ambientale, montano, culturale, enogastronomico, religioso e sportivo, nonché l’accoglienza dei visitatori di Expo 2015.
Per quanto concerne la cultura, si dà largo spazio a proposte ed eventi di promozione integrata che evidenzino prioritariamente il patrimonio storico, artistico, architettonico e culturale diffuso nel territorio delle due Regioni, le coproduzioni tra i maggiori enti culturali partecipati (Teatro Regio, Teatro alla Scala, Teatro Stabile, Piccolo Teatro, Orchestre, MiTo, Museo del Cinema, Museo Egizio), la diffusione della conoscenza delle eccellenze territoriali in una visione che comprenda l’insieme delle realtà museali e delle esposizioni d’arte anche con la promozione di una “card interregionale” e delle manifestazioni di spettacolo, con riguardo al cinema, all’arte contemporanea, alle Residenze sabaude, alle tradizioni e ai luoghi borromaici, alle ville storiche, ai Sacri Monti. Infine, nel campo dei trasporti e delle infrastrutture si presta attenzione al rafforzamento della rete aeroportuale, con la valorizzazione dell’hub di Malpensa in raccordo con l’aeroporto di Caselle mediante una connessione terrestre stradale e ferroviaria sempre più efficiente, alla completa attuazione delle connessioni ambientalmente sostenibili come la navigabilità lungo il lago Maggiore, il fiume Ticino e i canali, al potenziamento del sistema di accessibilità diretta al sito Expo coinvolgendo Trenitalia per servizi mirati di collegamento tramite l’Alta Velocità.
Un’apposita cabina di regia si occuperà di definire un piano dettagliato di interventi di proposte e di attività congiunte e condivise, garantendo il coinvolgimento attivo delle istituzioni e dei soggetti interessati.