Realizzare piani d’investimento per migliorare l’efficienza energetica degli edifici e dell’illuminazione stradale senza rischi per la pubblica amministrazione, ridurre in tempi rapidi la spesa energetica scegliendo interventi energeticamente più redditizi, investire rapidamente evitando i vincoli del Patto di stabilità sono le nuove, concrete possibilità che la Regione mette a disposizione dei Comuni e delle aziende sanitarie piemontesi. Una delibera approvata nelle scorse settimane dalla Giunta regionale su iniziativa del presidente Roberto Cota e dell’assessore Giovanna Quaglia propone infatti tre schemi contrattuali finalizzati alla riduzione dei consumi ma anche della spesa energetica nella pubblica amministrazione. “Essere vicini agli enti locali – sostiene Cota – vuol dire anche indirizzarli verso scelte consapevoli. Per questo, nell’ottica del contenimento della spesa pubblica e sulla scia dalle recenti direttive comunitarie in materia di efficienza energetica, vogliamo supportare i Comuni nella stipulazione di contratti innovativi nel campo energetico, che si rivelano di particolare utilità e che hanno come obiettivo principale il bene della nostra collettività. La Regione, per prima, si adeguerà in questo senso. Un passo necessario, dal momento che questo genere di contratti, con durata media tra i sei e i nove anni, può produrre un risparmio stimato nel 30% delle attuali spese”. “Fornendo un indirizzo agli enti locali e alle Asl – aggiunge Quaglia – la Regione vuole incentivare il contratto di rendimento energetico, una forma di acquisto innovativa secondo cui i risparmi conseguiti dalla realizzazione di misure di efficienza sono utilizzati a copertura parziale o totale dei costi di investimento. Insomma, più si riducono i consumi, maggiore è la remunerazione del fornitore. I modelli contrattuali approvati si riferiscono al patrimonio ospedaliero-sanitario, agli edifici pubblici degli enti locali e alla gestione del servizio di pubblica illuminazione comunale”. La formula comprende la fornitura globale di servizi di audit, progettazione, finanziamento, installazione, gestione e manutenzione di impianti tecnologici da parte di una società di servizi energetici (ESCO), che si addebita tutti i costi dell’intervento facendosi poi rimborsare e remunerare dal cliente condizionatamente e proporzionalmente alle economie prodotte. “Grazie a questo provvedimento – fa notare l’assessore – la Regione consente un vantaggio competitivo agli enti locali nella prenotazione degli incentivi sugli interventi di efficienza energetica e di produzione termica da fonti rinnovabili, previsti dal decreto Conto termico: incentivi che, appunto, sono prenotabili sulla base della sottoscrizione di un contratto di rendimento energetico”.