sanitDuro monito dell’assessore regionale alla Sanità, Antonio Saitta, ai direttori delle aziende sanitarie ed ospedaliere del Piemonte. Durante un incontro svoltosi il 16 luglio, Saitta non ha usato giri di parole: “L’andamento dei vostri conti va male, le stime dell’advisor Kpmg/Ey/PWC, che su incarico dalla Regione sta monitorando il nostro comportamento per riferire al Ministero dell’Economia, sono fortemente negative e si assestano sulla previsione di -162 milioni di euro rispetto all’anno in corso. In termini assoluti, oltre al contenimento della spesa per il personale legata al blocco parziale del turn over che tanti problemi sta provocando nei reparti, significa che i tagli sulle altre voci, come beni e servizi, non sono stati programmati a sufficienza, anzi state spendendo più di prima”. Il prossimo 29 luglio la Regione sarà sotto esame al cosiddetto “tavolo Massicci” e Saitta vuole presentarsi con atti concreti: “Accanto alla delibera sulla centralizzazione degli appalti mi impegnerò per settembre a fornire una stima Asl per Asl, Aso per Aso dei risparmi che la centralizzazione dovrà obbligatoriamente portare. La flessibilità del nostro piano di rientro si otterrà solo a fronte di azioni reali”. Perciò, fin dai prossimi giorni, sarà il neo direttore regionale Fulvio Moirano a convocare singolarmente i direttori e metterli di fronte alle cifre trimestrali che dimostrano dove e come spendono male. “Non farò nessun processo pubblico – ha spiegato Saitta – Ma ciascuno di voi deve prendere atto dell’andamento molto negativo e produrre risultati immediati di inversione di questa tendenza”. Ad esempio, la centralizzazione di acquisti e appalti dovrà andare in questa direzione e produrre subito numeri precisi: “Non si torna affatto alle Federazioni – ha precisato – Ogni Asl e Aso resta stazione appaltante, ma l’azienda capofila ha il dovere fin da oggi di programmare e riferire puntualmente alla Regione soprattutto per evitare duplicazioni di gare e quindi aumento di costi. La standardizzazione del fabbisogno, cioè rendere omogenei i prodotti che si acquistano nelle singole realtà) è la chiave da cui partire per ottenere i primi, veri risparmi. Ci sono già esempi di coordinamento avviati in alcune realtà, con le scelte di oggi nessuno avrà più scuse né potrà motivare proroghe”. Queste le aziende capofila individuate per ogni area di coordinamento: Asl TO3 per il raggruppamento TO1-TO3-TO5-Mauriziano-San Luigi; Asl TO2 per il raggruppamento TO2-TO4;  Aso di Novara per il coordinamento VC-NO-BI-VCO-Ospedale Maggiore di Novara; Aso Cuneo per il coordinamento CN1-CN2-Ospedale S. Croce di Cuneo; Aso di Alessandria per il coordinamento Asl AL-AT-Aso SS. Antonio e Biagio di Alessandria.