Il vicepresidente della Regione Piemonte, Ugo Cavallera, nella sua qualità di presidente di Itaca (l’Istituto per l’innovazione e la trasparenza degli appalti e la compatibilità ambientale, organo tecnico della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome) ha sottoscritto ieri a Milano un protocollo d’intesa sulla valutazione della sostenibilità ambientale ed energetica degli edifici con Pietro Torretta, presidente dell’Uni(l’Ente Nazionale Italiano di Unificazione, associazione privata senza scopo di lucro che studia, elabora, approva e pubblica le norme tecniche volontarie nei settori industriali, commerciali e del terziario). L’obiettivo del protocollo è riunificare in un solo documento di riferimento i diversi approcci ed esperienze di certificazione di sostenibilità ambientale ed energetica delle costruzioni che le Regioni, negli anni, hanno messo a punto in totale autonomia, facendo riferimento al protocollo Itaca sulla certificazione delle costruzioni. Il sistema, avviato dieci anni fa, è stato utilizzato da ciascuna Regione secondo criteri e modalità diversi. La frammentazione non ha prodotto parametri oggettivi di riferimento, né ha consentito di fare emergere e consolidare sul mercato il criterio del valore delle prestazioni di un edificio, in relazione all’impatto ambientale ed energetico delle costruzioni. Il documento rappresenterà dunque il riferimento unico italiano (basato proprio sulle peculiarità nazionali del settore) per la valutazione della sostenibilità energetica ed ambientale degli immobili, non solo quelli residenziali, ma anche uffici, scuole, edifici industriali e commerciali. “La firma – ha affermato Cavallera – è il primo gradino di inserimento del protocollo Itaca nella famiglia UNI e sarà un’utile regolamentazione per l’economia del Paese: l’Italia ha un patrimonio edilizio diffuso, ma critico dal punto di vista dell’efficienza energetica e della qualità. Con questo accordo si arriverà velocemente ad una vera norma definitiva UNI a tutela del ciclo produttivo e del consumatore, con benefici per tutto il Paese.” “La prassi di riferimento Uni-Itaca – ha proseguito Cavallera – si inserisce nel solco già tracciato dal Regolamento europeo 305/2011 sui prodotti da costruzione, approvato nel gennaio 2011 dal Parlamento europeo e che ha applicazione immediata nei Paesi membri, anche se alcune previsioni in esso contenute avranno validità da luglio 2013 per dare tempo ai Governi di adeguarsi. Tra le novità, vi è il maggiore impegno alla salvaguardia dell’ambiente e alla salute dei cittadini, con particolare attenzione all’uso sostenibile delle risorse nei processi di realizzazione dei prodotti da costruzione”. Il vicepresidente è poi intervenuto, nell’ambito di Made Expo, Fiera internazionale dell’architettura e dell’edilizia, al convegno “La certificazione degli edifici: dal green washing alla reale verifica di conformità”.