CANELLI – Non si placano le polemiche per la manifestazione “Da Porco a Porco – Elogio del Maiale” che si terrà domenica 6 marzo a Canelli.
Decine di lettori hanno invaso gli indirizzi di posta elettronica dell’amministrazione canellese e dei principali mezzi stampa per rendere pubblica la propria disapprovazione in merito all’iniziativa, che prevede l’allestimento di alcuni stand con i salumi tipici del territorio e la goliardica “elezione” a sindaco di Canelli della scrofa Cleopatra II. “A lei – spiega l’assessore al Turismo di Canelli Aldo Gai – si potranno rivolgere i canellesi e forestieri, per chiedere pareri grazie e favori. Cleopatra II risponderà a tutti tramite, ovviamente, un traduttore simultaneo esperto di suinesco”.
Gli stand con gli affettati saranno accompagnati dal Tartufo Nero del Piemonte e non mancheranno le degustazioni dei vini più famosi del nostro territorio (Spumante, Barbera e Dolcetto).
“Lo spirito goliardico e ironico dell’iniziativa – sottolinea il sindaco di Canelli Marco Gabusi – integrerà una potenzialità turistica che supportiamo al massimo”, ma son in tanti a definirsi offesi dalla manifestazione.
C’è chi la definisce “un incentivo al consumo di prodotti ricchi di grassi saturi che sono responsabili di fare aumentare significativamente il rischio di sviluppare malattie degenerative come obesità e tumori”, fino al punto di chiedersi: “Cosa c’è di divertente nei pezzi di cadavere? Si possono dimenticare, solo per il “gusto” le sofferenze, le urla, il tormento di esseri viventi scannati e lasciati morire lentamente?”.
Non mancano, inoltre, gli strali contro la presunta strumentalizzazione del “sindaco” Cleopatra II: “Una scrofa è una madre che partorisce figli ed è costretta a trascorrere tutta la sua vita in una gabbia di contenzione, impossibilitata a fare movimenti, obbligata ad allattare e partorire in continuazione figli che verranno a loro volta ingrassati a dismisura e macellati se maschi, o,  se femmine, prenderanno il posto della loro madre. La ridicolizzazione del “Giorno da sindaco”, che richiama ciò che accadeva ad appartenenti della nostra specie come schiavi, prigionieri, malati e deformi, i quali, ritenuti inferiori e privi di alcun diritto e rispetto subivano l’umiliazione e il sopruso di chi, in quel momento, si riteneva dominante”.
Il filo conduttore che lega gran parte dei messaggi pone l’accento sull’importanza del Carnevale, una manifestazione folkloristica e gioiosa soprattutto per i bambini. Proprio per loro “non bisognerebbe macellare delle creature indifese e cibarsi delle loro carni– si legge in una delle lettere più accorate – altrimenti resta nulla da festeggiare”.
Contattato telefonicamente, l’assessore Gai ha voluto replicare alle accuse: “Son cose che non m’interessano, son tutte stupidaggini. E’ un Carnevale storico e allegorico che si rifà alla tradizione più pura del fine ‘600, con un carattere grottesco e un richiamo al “testamento del porcello” del 350 d.C.
Fatta questa promessa, voglio precisare che non c’è nessuno che viviseziona, ammazza o quant’altro, è una semplice rassegna sulle gastronomie d’eccellenza ed è prevista una sfilata storica dove una maialina (Cleopatra II) diventerà il sindaco di Canelli per un giorno.
Le illazioni relative ad atti di violenza sono quasi da denuncia! Se c’è qualcuno che ama gli animali questo è proprio il sottoscritto: posseggo pure dei cavalli, non vedo in qual misura potrei mai far del male a degli animali. Da che mondo e mondo i maiali son sempre macellati ed io i prosciutti li mangio anche volentieri. Non vedo cosa ci sia di tanto scandaloso.
La scrofa, oltretutto, sarà scortata con una truppa di baldi giovani soldati, riverita e  servita come si confà con un pubblico amministratore e poi tornerà nelle sue terre a Monastero Bormida dove è trattata come se fosse una di famiglia. Sono sicuro – conclude Gai – che sarà una giornata di festa dove la gente si divertirà, nella massima semplicità e nell’armonia. Le accuse, insomma, sono solo aria fritta”.
Fabio Ruffinengo