Sono tornati a trovare le piante dopo la messa a dimora nell’autunno scorso: i bambini di Antignano e Tigliole hanno assistito, nei giorni scorsi, alle operazioni di potatura nei Frutteti della memoria nati nel parco delle Rocche, lungo il Tanaro, e nell’area della chiesa romanica di San Lorenzo.
Un’attenta occhiata agli alberelli, sotto la guida vigile delle insegnanti, ha consentito di appurare che il gelo dell’inverno è passato su di loro senza conseguenze. Solo una pianticella di melo, a Tigliole, ha riportato qualche danno per aver subito le “attenzioni” di un cinghiale: si riprenderà. Ad Antignano, invece, ha funzionato il rimedio trovato dai piccoli della scuola d’infanzia di Antignano-Gonella che, in autunno, avevano sistemato tra gli alberelli lo “spaventa cinghiali”. Ma, soprattutto, i due Frutteti sono in buona salute grazie alle cure riservate loro dai volontari e all’apporto del personale dei due Comuni.
Alle operazioni di potatura, condotte da Claudio Caramellino, titolare dell’azienda “Melamangio in Monferrato” che ha fornito gli alberelli di antiche varietà di frutto, hanno assistito la primaria di Tigliole, insieme agli amministratori comunali, e quella di Antignano, affiancata dalla scuola d’infanzia.
L’uscita nei Frutteti (quello lungo il Tanaro ospita trenta piante, che salgono a quaranta a Tigliole) è stata preceduta in classe da brevi lezioni sull’utilità della potatura, il ruolo della linfa per la vita dell’albero, cosa sono le gemme, il momento della fioritura, ecc. All’aperto i bambini hanno trovato l’esperto Caramellino a rispondere alle loro curiosità.
Il progetto, ideato dall’Associazione Comunica, coordinato dalla Direzione Didattica di San Damiano e finanziato dalla Provincia (Assessorato all’Ambiente), proseguirà con una degustazione di frutti a Tigliole, in aprile, e con una festa nel Frutteto, ad Antignano, in coincidenza con la chiusura dell’anno scolastico.