A Lingotto Fiere di Torino è stata presentata l’ottava edizione del Salone del Gusto (21-25 ottobre, Torino). All’incontro sono intervenuti: Alessandro Altamura, Assessore al Commercio, Turismo, Attività Produttive Città di Torino; Carlo Petrini, Presidente Slow Food; Roberto Cota, Presidente Regione Piemonte.

L’Assessore al Commercio, Turismo, Attività Produttive della Città di Torino Altamura: «Il Salone del Gusto è una delle grandi manifestazioni internazionali che la Città di Torino vuole continuare a sostenere. Non solo perché l’evento presenta numeri importanti (visitatori, movimentazione economica ecc.), ma perché porta avanti sin dall’edizione 2006 un discorso di sostenibilità: la manifestazione si sta impegnando per ridurre sempre di più l’impatto ambientale. Torino infatti è in prima linea su questa tematica, è una città laboratorio in cui si sviluppano pratiche di sviluppo sostenibile non solo nel campo della produzione alimentare, ma anche nel settore industriale, nella programmazione urbanistica, nella tutela del territorio… per uno sviluppo economico che guarda anche alla qualità della vita del cittadino. Vorrei infine sottolineare la grande prova di accoglienza dei torinesi che ad ogni edizione di Terra Madre ospitano centinaia di contadini nelle proprie case. Simbolo di una Torino aperta e internazionale».

Carlo Petrini, Presidente Slow Food, ha voluto sottolineare: «Nonostante questo periodo non facile per l’intera economia mondiale sono sicuro che questo sarà un grande Salone del Gusto. Una manifestazione che propone un sistema produttivo del cibo in antitesi con il modello agroindustriale, portatore di questa crisi planetaria. Una crisi entropica, perché per produrre 100 unità di energia di cibo, ne consumiamo 150. Questo sistema è diventato nel tempo insostenibile, riducendo il cibo a merce senza più valore culturale. Ecco perché i numeri dello spreco alimentare sono spaventosi: 4000 tonnellate di cibo edibile buttate ogni giorno se guardiamo alla sola Italia. E considerare il cibo una commodity ci ha portato anche a pagare i contadini una miseria: 27 centesimi per litro di latte, 10 euro per quintale di grano. Più si consuma, più si spreca, meno si pagano i contadini. Il Salone del Gusto e Terra Madre, essendo fuori dalla concezione agroindustriale, ma anche dalla schizofrenia gourmettistica, ridanno il giusto valore al cibo, perché esso è l’energia primaria per la vita».
«Il Salone è anche un evento straordinario» continua Petrini «per le facce che si vedranno e con cui si potrà parlare e scambiare conoscenze: contadini, allevatori, pescatori… A Torino vengono da tutto il mondo al Salone perché dietro c’è un modo unico di concepire l’agricoltura e la produzione alimentare. Il Salone è didattica, sperimentazione, cultura, sviluppo sostenibile e tanto altro ancora».

Il Presidente della Regione Piemonte Roberto Cota ha chiuso l’incontro: «Come Presidente della Regione sostengo questa iniziativa perché credo sia un’occasione importante di promozione del territorio e perché dietro questo evento c’è un patrimonio di valori che dobbiamo portare avanti. Di fronte alla globalizzazione selvaggia la nostra riposta deve essere local-global, collegata quindi al valore dell’economia della produzione. Il primo impegno che dobbiamo mantenere è quello di portare in Piemonte il lavoro: la nostra agricoltura e la nostra industria. Tanti giovani stanno tornando a occuparsi di agricoltura e noi dobbiamo andare verso questa direzione».

Il programma del Salone del Gusto 2010 è visibile sul sito www.salonedelgusto.it . E’ anche possibile prenotare online gli incontri già in calendario (laboratori del gusto, teatri del gusto, appuntamenti a tavola,…). Il sito sarà aggiornato in tempo reale con notizie e nuovi appuntamenti.