Dopo l’iniziativa della scorsa settimana dei due più giovani consiglieri di circoscrizione del Pdl, Tommaso Segre e Gregorio Pettazzi, in favore delle liberalizzazioni, anche la componente politica di Progett’azione all’interno del Gruppo del Popolo della Libertà del Consiglio Regionale, prende chiara posizione sulla materia. Infatti in seguito alle proposte per diminuire l’indebitamento della Regione e per diminuire drasticamente la spesa pubblica regionale, Progett’azione inizierà il 2012 completando la propria proposta in tema di Bilancio e Finanziaria, con particolare attenzione per la famiglia e lo sviluppo.
Per quanto attiene alla crescita, giudica positivamente le iniziative di liberalizzazione  del governo Monti, sia quelle gia’ adottate nel campo del commercio, che quelle auspicate nell’ambito del diritto del lavoro, della privatizzazione dei servizi pubblici locali, dell’energia.
Relativamente al commercio i 7 consiglieri regionali aderenti a ProgettAzione (Roberto Boniperti, Angelo Burzi, Fabrizio Comba, Rosa Anna Costa, Roberto Tentoni, Rosanna Valle e Gianluca Vignale) non condividono il ricorso alla Corte Costituzionale annunciato dal Presidente Cota e dall’Assessore regionale al Commercio. “Piuttosto” evidenziano i 7 consiglieri “si sottolinea l’urgente utilità di una legge regionale che applichi le direttive nazionali in maniera specifica per il Piemonte.”
”Recenti studi confermano la nostra tesi, sia in termini quantitativi, valutando positivamente le liberalizzazioni alla luce di un significativo incremento del PIL e una riduzione della dinamica dei prezzi; sia in termini qualitativi, come gli effetti di una propensione all’ acquisto piu’ conscia e piu’ aderente alle diverse esigenze temporali” dice Angelo Burzi.  
Le preoccupazioni per il mondo dei piccoli esercizi  da un lato sono contraddette  da studi recenti del Ministero dell’Economia e dell’Istat, dall’ altro vanno da essere supportate da iniziative che ne favoriscano sia la flessibilità specifica dell’ambito famigliare che l ‘ aggregazione e l ‘identità’ ,ove possibile,in quelli che vengono definiti luoghi turistico -culturali.
Infine, se e’ vero che già oggi quanto e’ stato acquistato nel periodo natalizio e’  proveniente al 75% dall’oriente, risulta evidente l’anacronismo di politiche protezionistiche e conservatrici, rispetto ad iniziative liberali ed innovative.