Le strategie aziendali sul 118 sono improntate alla qualità del servizio oggi garantito e al futuro dell’assistenza sanitaria territoriale: questa la precisazione dell’Asl AT dopo le ultime affermazioni rilasciate dalla FIMMG riguardo al servizio prestato sulle aree di Nizza Monferrato e Calliano.
“Il pieno raggiungimento degli obiettivi – spiega il direttore generale Luigi Robino – avverrà quando vedremo realizzati il nuovo ospedale della Valle Belbo e il Centro di Assistenza Primaria (CAP)-Casa della salute di Calliano: strutture in cui il 118 sarà pienamente integrato con gli altri servizi. Nel frattempo, abbiamo adottato soluzioni transitorie ritenute ottimali rispetto alle attuali necessità”.
In particolare, per quanto riguarda la sperimentazione in atto a Nizza, la presenza dei 2 medici (uno di Pronto Soccorso ed uno del 118) del turno di notte garantisce la copertura delle emergenze. A titolo esemplificativo si fa presente che dal 2 agosto (avvio della sperimentazione) al 1° ottobre i passaggi notturni in Pronto Soccorso sono stati complessivamente 263, cioè circa 4 per notte: tra questi non si è registrato alcun codice rosso. Nello stesso periodo sono state 45 le chiamate al Pronto Soccorso provenienti dai reparti e che hanno richiesto l’intervento del medico d’emergenza.
Venendo al ricovero dell’ambulanza da piazza Garibaldi (ospedale) a via Gozzellini (Croce Verde), si fa presente che ciò non costituisce un indebolimento della qualità del servizio di emergenza. “Peraltro questo fatto – sottolinea il direttore del 118, Roberto Balagna – non è nuovo: da oltre un anno il mezzo stazionava già, di notte in inverno e d’estate nelle ore più calde, nella sede dei volontari, per avere un riparo al coperto e garantire una maggiore protezione alle dotazioni sanitarie. Tale soluzione logistica, adottata anche per venire incontro alle esigenze dei volontari, assicura inoltre operazioni immediate di manutenzione e pulizia dell’ambulanza. Questa, dopo la chiamata d’emergenza, percorre il tragitto Croce Verde – ospedale per far salire a bordo il medico del 118 in tempi contenuti: è stato eseguito un monitoraggio da cui è emerso un tempo di percorrenza di 90 secondi. È evidente che ciò non pregiudica la riuscita degli interventi, che dall’inizio della sperimentazione sono stati 79: poco più di uno a notte”.
In conclusione: mediamente ogni notte i due medici in servizio sono stati impegnati in 7 interventi.
“Per quanto riguarda il 118 notturno a Calliano – indica Robino – ribadisco la validità di tale scelta, motivata anche dalla prospettiva futura di inserire nel Centro di Assistenza Primaria il servizio, che oltre a coprire le chiamate dell’area circostante, sgrava anche la cintura di Asti”.
“Questo tipo di intervento inaugura una strategia di flessibilità che, nel caso in questione, è anche suffragata dai risultati dei monitoraggi sulla tempistica di intervento” sottolinea Danilo Bono, direttore del Dipartimento Interaziendale per l’Emergenza Sanitaria Territoriale 118 della Regione Piemonte.