incendio2Professionalità al servizio nelle situazioni di emergenza e per prevenire i rischi derivanti da dissesto idrogeologico e incendi boschivi: è quanto prevede lo schema di Protocollo d’intesa con la federazione interregionale dei dottori agronomi e forestali di Piemonte e Valle d’Aosta per l’attività di cooperazione nel campo della Protezione civile, approvato oggi dalla Giunta regionale piemontese. “Dopo l’accordo con gli Ordini degli ingegneri, dei geometri e degli architetti – ha detto l’assessore all’Ambiente e alla Protezione civile della Regione Piemonte, Alberto Valmaggia – quello con gli agronomi e forestali amplia il ventaglio delle professionalità messe a disposizione della Protezione civile nelle emergenze ma anche nel delicato lavoro di formazione e prevenzione dei rischi. In questo modo il sistema di intervento si arricchisce di figure competenti e capaci di coordinare le azioni in maniera complessiva”. In vista anche un accordo di eguale portata con l’Ordine dei geologi. I primi protocolli erano nati in seguito ai terremoti de L’Aquila e dell’Emilia Romagna e riguardavano la valutazione della stabilità degli edifici dopo il sisma. Una collaborazione che si è poi estesa anche al campo del rischio idrogeologico. “L’apporto dei professionisti agronomi e forestali sarà determinante nelle decisioni sulla manutenzione dei corsi d’acqua e per i tagli selettivi della vegetazione che ostruisce il corso dei fiumi”, ha aggiunto Valmaggia. La collaborazione investe anche il campo della formazione. Un apporto decisivo per affiancare e dirigere il lavoro dei volontari e degli operatori della Protezione civile in tutto il territorio regionale.