Premio Moriondo Carlo 2012Le premesse sono state rispettate: è stata numerosa la partecipazione di aspiranti pasticceri al Premio Moriondo Carlo, indetto dalla famiglia Berta di Mombaruzzo in onore del creatore dell’Amaretto che ha dato notorietà al loro paese. Di conseguenza, come previsto dal bando, si sono determinate condizioni positive per chi aspirava ad un lavoro, come sarà annunciato sabato 20 ottobre in occasione della proclamazione dei vincitori. Un dolce alla ricerca di un lavoro: 30 i partecipanti con 38 tipi di torta di nocciole e 13 tipi di torrone, in riferimento ai due classici del pasticcere che un secolo fa battezzò col suo nome l’officina gastronomica aperta a fine settecento nel bel paese di Mombaruzzo; l’ambiente collinare è stato fertile allora come oggi per lo sviluppo di una competenza artigianale, di sicuro interesse per il futuro. Il risultato della gara è di 15 candidati sono stati selezionati dalla giuria composta dagli sponsor dell’iniziativa della famiglia Berta: la Banca d’Alba, la panna Alberti, l’oleificio Raineri, il caffè Rossini, la Pinin Pero zuccheri, Mollo rappresentante in Alba della Zanussi, il Consorzio di tutela del Brachetto, la Strada del Vino Astesana, la rivista Barolo & Co., che ha curato l’organizzazione del Premio. I segnalati in ordine alfabetico sono: Caterina Baldovino di Mombaruzzo, Roberta Brignolo di Montegrosso d’Asti, Barbara Chiriotti di Cassinasco, Giada Di Sarno di Asti, Giovanni Durando di Montafia, Chiara Gabutto di Mombaruzzo, Sabina Gaidano di San Martino Alfieri, Francesca Galati di Asti, Stefania Mastrangeli di Genova, Carlo Minetto di Pezzolo Valle Uzzone, Edoardina Musa di Fresonara, Marcello Rapetti di Gassino, Riccardo Roseo di Asti, Stefania Stasio di Torino, Silvia Tarro Boiro di Asti. A tutti sono stati assegnati i premi previsti dal bando (cena in un ristorante di Astesana, abbonamento a Barolo & Co., copia del Codice della cucina autentica di Asti), mentre i vincitori usufruiranno della opportunità di collaborazione con la pasticceria Moriondo Carlo di Mombaruzzo. La giuria ha compiuto le sue scelte in base alla qualità dei dolci presentati, ma anche tenendo conto dell’obiettivo posto dalla pasticceria Moriondo Carlo: disporre di torte e torroni atti alla commercializzazione, nella logica continuità della tradizione della pasticceria secca piemontese. Trenta concorrenti provenienti da sei province, tra cui Ancona e Genova, con una prevalenza di astigiani (22). In maggioranza donne (22), sono stati otto i giovani (entro i 25 anni), 13 tra i 25 e i 40 anni, nove oltre i 40 anni. Tre i laureati, dieci i diplomati, 11 con qualifica di scuola professionale, sei con licenza media. Il nucleo più consistente è stato quello dei disoccupati (10, di cui nove donne), tre i precari (in mobilità, stagionale e a chiamata), tre le casalinghe e tre le studentesse, per un totale di 19 senza occupazione stabile, cui si aggiungono sei imprenditori, due liberi professionisti e tre impiegati.