In un clima di grande spirito di squadra e con contributi costruttivi, si sono svolti i due giorni di lavoro a Villa Lascaris, Pianezza, promossi dall’Assessorato alla Sanità della Regione Piemonte, con la collaborazione organizzativa di Federsanità. I lavori avevano l’obiettivo di aggiornare ed informare sulle recentissime nuove normative e disposizioni legislative in materia di sanità. In particolare, sono stati esaminati gli impatti sul sistema sanitario piemontese delle normative contenute nel decreto legge 95, noto come spending review, che riporta alcuni capitoli specificatamente rivolti al mondo della sanità. È stato anche rivisto il nuovo Decreto Sanità, noto anche che Decreto Balduzzi, che apporta considerevoli cambiamenti a normative, procedure, processi del mondo sanitario. “Le riflessioni fatte – spiega l’assessore Paolo Monferino – hanno portato ad individuare piani e azioni che dovranno svilupparsi nei prossimi mesi con la finalità di garantire il raggiungimento di un obiettivo efficienziale, garantendo la qualità delle prestazioni offerte. La presenza contemporanea di responsabili di Aziende sanitarie e di Federazioni ha consentito anche di identificare, con un lavoro congiunto, tutte le attività che nel corso del 2012 dovrebbero consentire di raccogliere importanti risorse economiche, in particolare nell’area degli acquisti e della farmaceutica”. Si è dedicata una parte importante della prima giornata a ripercorrere la filiera sanitaria,   dall’ospedale più sofisticato fino alle attività sanitarie di territorio, gestite da medici di medicina generale, individuando le attività che dovranno essere spostate verso il territorio e potenziandone l’efficacia proprio a favore dei cittadini. Sulla rivisitazione della rete ospedaliera, alla luce delle recentissime evoluzioni previste dal “Piano nazionale esiti” e dagli indicatori sui volumi di attività sanitarie “sicure”, sono state prospettate ipotesi di razionalizzazioni ed accorpamenti tra gli ospedali di ciascuna federazione nelle aree della Chirurgia. “Tali ipotesi – continua l’assessore – saranno rianalizzate in sedute più ristrette all’interno di ciascuna Federazione con i Direttori generali per validare il disegno complessivo della rete. Ciò avverrà nell’arco di poche settimane al termine delle quali presenteremo un disegno definitivo”. L’ultima parte della due giorni è stata dedicata alla rivisitazione dei conti economici e degli stati patrimoniali delle Aziende sanitarie cosí come degli obiettivi e della situazione attuale rispetto agli obiettivi stessi. “Registriamo al termine del primo semestre una leggera diminuzione della spesa complessiva del sistema sanitario, non ancora in linea con l’obiettivo che dovremo raggiungere a fine anno, per il quale sappiamo che proprio il decreto 95 e il decreto Sanità danno ulteriori strumenti con cui agire e che vanno dunque applicati”. Sono stati presentati anche alcuni progetti che dovrebbero da una parte generare liquidità per il sistema sanitario piemontese attraverso un migliore utilizzo del patrimonio immobiliare disponibile ed indisponibile delle aziende stesse. “È stata analizzata la possibilità della costituzione di un Fondo di valorizzazione immobiliare. Sempre con l’intento di migliorare uno dei parametri oggi più negativi che caratterizzano il sistema, ossia i significativi ritardi di pagamento da parte delle Aziende sanitarie regionali. Sono stati presentati due progetti che dovrebbero garantire la possibilità per i fornitori del Servizio di accedere ad anticipazioni di pagamento a fronte di una certificazione delle fatture che porterebbe al pagamento diretto da parte della Regione e non più delle Asr”. “Sono stati insomma due giorni molto densi – conclude Monferino – e pieni di idee, progetti, piani che la squadra Sanità piemontese ha dibattuto con l’obiettivo di garantire l’offerta dei servizi di qualità fino ad oggi dati, pur in carenza delle risorse finanziarie di provenienza statale e regionale. Sono emerse grande volontà, disponibilità e collaborazione dimostrata da tutti i direttori, dai loro collaboratori e dagli amministratori unici di Federazione che, sposando la volontà di agire come squadra, danno di per sè la migliore garanzia di una positiva concretizzazione del raggiungimento degli obiettivi”.