Al termine della campagna straordinaria di vaccinazione contro l’influenza A, l’Asl AT ha provveduto questa mattina a consegnare a Torino le dosi non utilizzate. Le modalità del ritiro sono state indicate dalla Regione secondo le disposizioni del Ministero della salute: il trasporto, su un furgone del 118, del vaccino in confezioni integre monodose e pluridose, è stato svolto in condizioni idonee a mantenere il controllo e il rispetto della catena del freddo. L’Asl TO3 è stata identificata come centro per il ritiro disponendo di celle frigorifere capaci di contenere tutto il vaccino, destinato al Piemonte, da restituire al Ministero.
Le confezioni integre restituite dall’Asl hanno riguardato 16.100 decadosi e 1720 monodosi., per un totale, quindi, di 17.820 dosi.
Al Dipartimento di prevenzione di via Conte Verde sono state trattenute 960 dosi da usare su richiesta di chiunque chieda di vaccinarsi entro settembre.
Circa 1500 i cittadini che, durante la campagna contro l’influenza A (da ottobre a fine febbraio), si sono rivolti ai centri Asl di Asti e Nizza per farsi vaccinare secondo il calendario predisposto dal Ministero per categorie (operatori sanitari e socio sanitari, persone a rischio per patologia, addetti ai servizi essenziali, donatori di sangue periodici, ecc.).
Ottantatre i casi sospetti al virus A/H1N1 all’attenzione, in questi mesi, del personale Asl AT dell’ospedale Cardinal Massaia: 23 quelli risultati positivi. Nel frattempo continua la sorveglianza sul territorio di altri casi sospetti: nell’ultimo mese non sono state registrate positività.
Nonostante le incertezze che hanno caratterizzato le varie fasi della campagna e l’allarmismo sollevato dai media nazionali – sottolinea Daniela Rivetti, direttore della Prevenzione dell’Asl AT – nell’Astigiano la popolazione, pur con qualche comprensibile eccezione, ha reagito in modo controllato, evitando di affollare il Pronto Soccorso, o di fare chiamate improprie al 118, e rispondendo alle chiamate vaccinali in modo ordinato. Anche le scuole si sono comportate in modo corretto e misurato, recependo le raccomandazioni del Ministero e non creando allarme quando le classi si sono svuotate. Allo stesso modo voglio sottolineare la proficua collaborazione che si è instaurata fra i professionisti coinvolti (medici di medicina generale, specialisti, prevenzione): tutti hanno manifestato una chiara disponibilità”.