Rapporto con gli operatori della sanità privata, emergenze nei pronto soccorso nel periodo estivo, necessità di controlli nelle strutture di ricovero e case di cura accreditate che soprattutto in estate accolgono gli anziani, dati sul personale, ma anche la visione strategica della sanità piemontese nel prossimo futuro: è durato oltre tre ore il confronto, a conferma del nuovo corso anche nei rapporti diretti della Regione Piemonte, con i vertici delle aziende sanitarie: l’assessore alla sanità Antonio Saitta insieme al direttore Fulvio Moirano (affiancato da Claudio Baccon e Vittorio Demicheli) ha riunito i 19 direttori generali di Asl e Aso con i rispettivi direttori sanitari ed amministrativi, alcuni entrati in carica da poche settimane.  Indispensabile per l’assessore Saitta nell’approssimarsi del periodo estivo dare priorità assoluta alla gestione dei picchi nei pronto soccorso, in particolare a Torino: “in realtà a Torino siamo già in sofferenza – commenta l’assessore Saitta – perché il problema è cronico e strutturale; Alberti, Soro, Falco e Zanetta lo hanno confermato segnalando la grande professionalità dei loro operatori e allo stesso tempo l’arrivo non solo dei famigerati codici bianchi, quanto di pazienti davvero critici che poi hanno bisogno di ricovero e quindi di reparti dove non ci sia il tappo dei pazienti che non si riesce a dimettere. In tempi medi l‘attuazione della rete di assistenza territoriale fornirà le risposte necessarie, perché come Regione Piemonte abbiamo dato (e ce lo hanno riconosciuto) un approccio di sistema ; ma poiché il vero problema sta nelle dimissioni, dobbiamo coinvolgere i gestori dei posti di continuità assistenziale nel riaccompagnamento a casa dei pazienti. In attesa di aumentare i posti nelle Rsa”.  Saitta ha poi chiesto a tutti “di prestare particolare attenzione a quanto avviene nelle strutture private accreditate che ospitano pazienti anziani, visti i problemi che si sono registrati anche nel recente passato: le commissione di vigilanza delle Asl devono essere puntuali e costanti nel controllo di queste prestazioni e Vi chiedo – ha detto ai direttori – di attuare le stesse norme di rotazione che anche la Regione applica ai propri dirigenti impegnati in ruoli chiave. Mi risulta infatti che da troppo tempo i componenti delle commissioni di vigilanza non vengano fatti ruotare né sostituiti”.  L’incontro è stata anche l’occasione per fare il punto sull’attuazione della delibera che ha consentito di sbloccare il turn over del personale e sui contratti di pulizia e portierato “su questi ultimi – ha detto in particolare Fulvio Moirano –  ci sono tensioni e dovete fare grandissima attenzione allo sfruttamento di lavoratori che va oltre la decenza, ricordando sempre il necessario confronto con il personale di pari categoria che nella pubblica amministrazione è tutelato”.  Sulle assunzioni in corsia, Saitta ha ricordato: “I Ministeri ci hanno sbloccato il turnover per il 2015 e l’aumento del tetto di spesa di 28 milioni ci ha consentito di dare il via allo sblocco capiente per 600 assunzioni. So che state tutti procedendo in questa direzione. Qualcuno polemizza perché sarebbero insufficienti, ma voglio precisare che dal 1 gennaio 2012 a oggi il servizio sanitario regionale ha perso un totale di 1983 unità, di cui solo 273 erano infermieri e solo 35 erano operatori socio sanitari. Confermo l’impostazione della delibera che tiene conto per la prima volta di parametri precisi sulla produttività degli ospedali e ripeto che manca ancora un ripensamento complessivo dell’organizzazione, per il quale serve più tempo. Le richieste eccessive pervenute dai vostri predecessori erano frutto di un quadro stratificato in anni passati, senza un reale riscontro sulle necessità concrete in base alla produzione effettiva nei reparti, che mi aspetto invece da voi”.  Qualche dato sulle assunzioni in corso o già programmate: 34 al Mauriziano, 20 al San Luigi, 66 a Città della Salute di cui 9 medici, 16 alla Asl TO1, 7 alla Asl T2 di cui 5 infermieri e 2 medici tenendo conto che subito prima del 30 aprile aveva già assunto 24 infermieri; 15 all’Asl TO3 di cui 11 infermieri (altrettanti sbloccati per il 118) e altri 40 interinali da stabilizzare; all’Asl TO4 5 di cui 4 medici tenendo conto che sono già stati assunti 40 di cui 12 medici; 8 assunti e 35 programmati alla Asl TO5.  Sul rapporto con i privati, Saitta e Moirano sono stati chiari: “le trattative per arrivare all’assegnazione del budget proseguono – ha detto il direttore generale – ma il nostro obiettivo primario resta riconvertire alcune loro attività sulla reale esigenza della sanità piemontese e quindi chiediamo la rimodulazione di parte delle acuzie in post acuzie a vantaggio dell’assistenza territoriale”.  Ai direttori delle Asl e delle Aso l’assessore Saitta ha chiesto di “tenersi pronti anche all’eventualità di dover aumentare dal 1 luglio l’attività ospedaliera e specialistica qualora si dovesse verificare una rottura del rapporto con alcuni privati sulle acuzie”.