I saldi invernali possono essere l’occasione giusta per fare acquisti importanti e soddisfare qualche capriccio, approfittando di sconti e prezzi ribassati. Il 5 gennaio sono iniziati i saldi invernali 2017 e gli italiani come sempre ne approfitteranno. “Ma occorre prestare attenzione. Ecco dunque una serie di utili consigli per acquisti sicuri, convenienti e consapevoli. Ricordare che sul cartellino ci deve essere il prezzo prima di essere scontato e la percentuale di sconto applicato. Diffidare di chi apre un saldo dopo una vendita promozionale. Conservate sempre lo scontrino: i capi in saldo si possono sostituire. Prestare attenzione ai fondi di magazzino, la merce non deve essere di stagioni precedenti. I pagamenti si possono fare con bancomat e carta di credito anche per la merce in saldo. Confrontare i prezzi, non fermarsi dunque mai al primo negozio che propone sconti. Prestare attenzione a chi fa sconti oltre il 50%, potrebbe trattarsi di merce non nuova. Rivolgersi a negozi di fiducia, o acquistare merce della quale si conosce già il prezzo. Per quanto concernei capi di abbigliamento accertarsi che la composizione eventualmente dichiarata nel cartellino d’accompagnamento corrisponda a quella dell’etichetta vera e propria del prodotto”, dichiara l’avvocato Patrizia Polliotto, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, dal 1955 a oggi la prima, più antica e autorevole associazione consumeristica italiana.  Per poi proseguire: “Inoltre, è utile sapere che i negozianti: sono responsabili del difetto del prodotto ai sensi dell’articolo 132 del Codice del consumo (D. Lvo n. 206/2005), che sia in saldo o che non lo sia. Sono altresì tenuti a sostituire il prodotto o rimborsare il prezzo ai sensi dell’articolo 130 dello stesso Codice, se c’è difetto grave e non riparabile. Possono modificare l’operazione di cassa anche nei giorni successivi, in quanto il registratore ha il tasto per evidenziare sullo scontrino “eventuali rimborsi per restituzione di vendite”, come ha previsto l’articolo 8 del decreto ministeriale 30 marzo 1992 e una successiva circolare del ministero delle Finanze del 5 giugno 1992. Contrariamente a quanto pensano molti consumatori, va infine opportunamente precisato che i saldi non riguardano necessariamente tutta la merce del negozio, ma quella a saldo deve essere tenuta separata e ben individuabile rispetto a quella di prezzo normale”, conclude l’avvocato Polliotto.