“L’obiettivo che ci poniamo è di riuscire a curare gradualmente tutti i malati di Epatite C. Un piano che però potrà diventare concreto soltanto se il prezzo dei farmaci diminuirà”. Lo ha sottolineato l’assessore regionale alla Sanità Antonio Saitta al termine dell’incontro avuto ieri dai tecnici dell’assessorato con i responsabili dei centri regionali autorizzati al trattamento e con l’associazione dei malati. Nel corso della riunione è emerso come le liste d’attesa per la cura dei pazienti nei 12 centri autorizzati in Piemonte siano prossime a esaurirsi. I malati presi in carico, tutti negli stadi più avanzati della patologia, sono oltre 4mila ed entro pochi mesi tutti i casi più gravi verranno trattati.   La Regione ha comunque intenzione di rafforzare il ruolo dei centri, aumentandone il numero e migliorandone l’integrazione, nell’ottica dell’estensione della rimborsabilità dei medicinali ad una fascia più ampia di malati, come è allo studio a livello nazionale da parte dell’Aifa, l’Agenzia per il farmaco. “Come coordinatore della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni ho incontrato nei giorni scorsi i vertici dell’Aifa, che stanno portando avanti una trattativa con le aziende per la riduzione del prezzo dei farmaci – spiega Saitta -. Noi intendiamo curare tutti i malati di Epatite C e credo che quella di ridurre il costo sia l’unica strada percorribile, perché le risorse che ci sono state date non sono sufficienti. L’alternativa è che, come sta già accadendo, sempre più pazienti vadano all’estero e in particolare in India ad acquistare i farmaci”.