Anche i medici specialisti delle strutture private accreditate potranno prescrivere visite, esami e farmaci ai pazienti del servizio sanitario piemontese attraverso la ricetta dematerializzata. Il provvedimento, che estende questa facoltà a tutti i medici specialisti e non solo a quelli delle strutture pubbliche, è previsto da una delibera dell’assessore regionale alla Sanità Antonio Saitta approvata ieri mattina dalla Giunta regionale del Piemonte.

“L’obiettivo di questo provvedimento è di agevolare il più possibile i percorsi di cura dei pazienti, semplificando le procedure e riducendo i passaggi necessari a ottenere l’erogazione delle prestazioni – spiega l’assessore Saitta -. In questo senso è importante ricordare che anche gli specialisti delle strutture pubbliche, da tempo, sono abilitati a effettuare le prescrizioni ogni volta che ci sia la possibilità. Chiederò ai direttori delle aziende sanitarie di prestare la massima attenzione su questo aspetto”.

L’estensione della prescrizione a tutti gli specialisti consentirà in pratica ai pazienti piemontesi di evitare il ritorno dal proprio medico di famiglia per ottenere una nuova prescrizione, nel caso siano necessari ulteriori visite o approfondimenti diagnostici. L’operazione è possibile grazie all’utilizzo della ricetta dematerializzata, che permette di monitorare le prescrizioni e tenere sotto controllo i tetti di spesa.

Il nuovo servizio sarà attivo dal 1° settembre 2018 per alcuni presidi accreditati sul territorio (come gli Irccs e i Presidi ex articoli 42 e 43) e dal 1° gennaio 2019 entrerà a regime in tutte le strutture sanitarie private accreditate e riguarderà tutti gli assistiti residenti in Piemonte.