Un monitor cardiorespiratorio è l’apparecchiatura che è stata donata (in una breve cerimonia svoltasi questa mattina) grazie ai contributi della Ditta Bosca e dell’Associazione Nazionale Carabinieri (Anc) – sezione di Asti. Il monitor cardiorespiratorio che consente la registrazione in maniera continua per molte ore e non invasiva di alcuni parametri vitali quali la saturazione dell’ossigeno, la frequenza cardiaca, la frequenza respiratoria, ecc. nei neonati, nei lattanti e nei bambini, può essere utilizzata sia in ospedale che a domicilio.
Maggiori dettagli sull’apparecchiatura sono forniti da Paola Gianino direttore della struttura di Pediatria del Cardinal Massaia: “La usiamo in 2 casi: nel primo quando sospettiamo che il bambino nel sonno abbia delle apnee provocate da un’ipertrofia adenotonsillare (Osas: sindrome delle apnee ostruttive nel sonno). In questo caso la documentazione delle apnee è condizione indispensabile per un appropriato intervento di adenotonsillectomia. Nel secondo caso quando un neonato/lattante ha presentato un’Alte (Apparent Life Threatening Event), cioè un episodio caratterizzato da un’apnea, eventualmente associata a cambiamenti del colorito cutaneo e del tono muscolare e a perdita di coscienza. In questo caso l’apparecchiatura ci consente non solo di registrare i parametri vitali del bambino per 24 ore, ma anche di collegarci in rete e di inviare i dati via Internet all’Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino dove i tracciati vengono letti e interpretati dagli specialisti del Centro Sids. In questo caso non è quindi il bambino che si sposta per avere una consulenza specialistica, ma il suo esame: in altre parole si riesce ad unire la possibilità per un bambino astigiano di eseguire l’esame nel nostro Ospedale, ma di averne la valutazione da parte del Centro specialistico di riferimento regionale”.
E’ quindi un’apparecchiatura che permette di soddisfare 2 criteri che sempre devono ispirare il lavoro dei Pediatri e cioè l’appropriatezza degli interventi da una parte ed il lavoro in rete con i Centri di Riferimento dall’altra.
“Il nostro ringraziamento all’Associazione Carabinieri e alla ditta Bosca – ha detto Ida Grossi Direttore generale dell’Asl AT -. E’ sempre preziosa e costruttiva la collaborazione tra le istituzioni e la società civile che costituisce un arricchimento per le nostre strutture”.