Francesco Giuseppe De Rosa è il nuovo direttore delle Malattie infettive del Cardinal Massaia. Lo è in condivisione con il presidio ospedaliero delle Molinette Città della Salute e della Scienza di Torino e con l’Università di Torino dove è professore associato di Malattie infettive. Autore o coautore di 190 pubblicazioni a stampa originali e di vari capitoli su libri specialistici, in italiano e in inglese, il professor De Rosa ha anche una lunga esperienza di attività didattica che svolge, attualmente Scuola di Specializzazione in Malattie Infettive, Microbiologia, Nefrologia, Geriatria, Ematologia, Medicina d’Urgenza, Anestesiologia, Neurologia, al Corso di Laurea Magistrale in Odontoiatria e Protesi Dentaria al Corso di Laurea in Infermieristica (Torino) e a quelli di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia, sede Molinette e sede S. Luigi Gonzaga, Università di Torino.

Romano, 47 anni, Francesco Giuseppe De Rosa ha conseguito la laurea in Medicina e Chirurgia all’Università La Sapienza di Roma nel 1995. Nella stessa facoltà ha conseguito la specializzazione in Medicina interna Dal 2005 è Professore Associato all’Università di Torino dove ha iniziato come ricercatore. Nel 2011 è stato il riferimento regionale per le malattie infettive nei trapianti d’organo e di midollo. Nel 2012 è stato nominato vice direttore del Dipartimento di Scienze mediche all’Università di Torino. Nel dicembre del 2017 è diventato direttore della medesima Struttura.

“Una risposta chiara e concreta a chi ha sempre pensato che le Malattie infettive sarebbero state portate via da Asti – ha detto Ida Grossi direttore generale dell’Asl AT -. La nostra direzione ha conseguito una altro significativo risultato sulla strada della più adeguata e strutturata risposta ai bisogni di salute. Il professor De Rosa con la sua esperienza maturata sul campo è una guida autorevole in questo delicato ambito di una sanità sempre più globale”.

“La nuova realtà infettivologica astigiana – illustra il prof De Rosa – è il risultato di un accordo tra l’Azienda Ospedaliera di Asti, che mantiene la collaborazione con l’Università di Torino, con la più grande Azienda Ospedaliera Universitaria d’Europa, l’AOU Città della Salute di Torino. Tra i punti di forza dell’attività infettivologica ci sono sia il mantenimento di una forte radice sul territorio astigiano sia il diretto collegamento alla realtà quotidiana di eccellenza medica, scientifica, didattica, tecnologica e di ricerca dell’AOU Città della Scienza e Salute di Torino.
Ringrazio tutti coloro che hanno reso possibile il mantenimento della Struttura Complessa di Malattie Infettive di Asti in una nuova realtà collaborativa interaziendale, universitaria e regionale: la Dott.ssa Grossi, il Prof. Ghigo, l’Avv. Zanetta, l’Assessorato Regionale alla Sanità e la rete infettivologica metropolitana coordinata dal Prof. Di Perri. Ringrazio altresì – conclude il neo direttore – i Colleghi Medici e tutto il personale delle Malattie Infettive di Asti per aver lavorato sempre con dedizione nel 2016-2017 e ringrazio il precedente Direttore, Prof. Biglino, per aver partecipato alla costruzione strutturale e funzionale del Reparto.