Una lezione diversa dal solito, “professori” in divisa e galloni, giustizia e legalità come materie da approfondire e ribadire: questa, in sintesi, è stata l’esperienza  dei ragazzi della IV e V B dell’indirizzo socio-psico-pedagogico dell’Istituto “A. Monti”, dedicata interamente al convegno “Scuola a Colori… in questura”, che ha portato gli studenti astigiani a conoscere da vicino le forze dell’ordine cittadine.
Nell’accogliere le classi nella sala polivalente “Cambursano”, il questore Felice La Gala ha riconosciuto il valore del percorso educativo dell’istituto astigiano: “Il vostro impegno sociale vi onora: i colori della vostra iniziativa rimandano a una vivacità di orizzonti, perché il bianconero non consente di apprezzare le sfumature di questa realtà”.
Si sono poi alternati, tra i relatori, il sostituto commissario Raimondo Meli, che ha illustrato le funzioni e l’organizzazione della Questura, e l’ispettore capo Liliana Maccario che, con il sovrintendente Luca Lamberti, ha parlato de “I reati di stalking e maltrattamenti in genere”.
“La giornata è stata davvero interessante – ha commentato la studentessa della V B, Cristina Serra – perché ha permesso di instaurare un legame con una delle principali istituzioni del territorio, la cui importanza è stata sottolineata dal questore e dal presidente della Fondazione CrAt Maggiora”.
Vedere come si tessa il servizio delle forze dell’ordine sul territorio e conoscere da vicino l’attività della Polizia Scientifica, presentata dall’ispettore Pietro Paolo Mocci, ha poi permesso di “chiarire e smascherare i falsi miti che propongono le fiction televisive”, come rileva Cynthia Tumbaco, tra i ragazzi più attivi in “Scuola a Colori”.
L’incontro è  stato organizzato grazie al contributo di Fondazione CrAT e CRT per rafforzare il legame tra i giovani e le istituzioni e meglio comprendere il rapporto tra la giustizia reale e quella ricostruita a tavolino, tra quotidianità e fiction televisive.

MN