Da ieri, e fino a venerdì  29 gennaio, sei mediatori culturali saranno impegnati a conoscere i servizi dell’Asl AT nell’ambito del percorso formativo nazionale “PASS” (Promozione dell’Accesso della popolazione immigrata ai Servizi Sociosanitari). Il progetto coinvolge in Piemonte anche l’Asl TO3 e le Molinette di Torino.
I mediatori ospitati ad Asti sono cinque donne e un uomo di nazionalità marocchina, rumena, cinese, algerina e albanese; età media 35 anni. Ieri hanno visitato gli ambulatori del “Cardinal Massaia” e approfondito assistenza territoriale e cure domiciliari.
Stamattina si sono soffermati sul ruolo del Pronto Soccorso, mentre domani raggiungeranno, prima a Nizza Monferrato e poi ad Asti, i servizi psichiatrici. La giornata di giovedì sarà dedicata alla Casa della Salute di Nizza e all’assistenza ad anziani e disabili. Chiusura venerdì con il 118 e i servizi ad esso collegati.
A far da formatori sul campo, per l’Asl, Claudio Genta, direttore Distretto Asti Sud, Gianluca Ghiselli e Roberto Balagna, a capo rispettivamente del Pronto Soccorso e del 118, Patrizia Santinon, medico dirigente della struttura psichiatrica della Valle Belbo.
Il corso si articola in 200 ore teoriche (già concluse) e altrettante di stage attualmente in corso e destinato a chiudersi ad Asti.
Da febbraio, e fino ad agosto, i sei mediatori inizieranno un periodo di inserimento occupazionale: nell’Asl AT lavoreranno Alina Haman (rumena) e Nadia Maarouf (marocchina), alle Molinette e all’Asl TO3 saranno impegnati gli altri quattro “allievi” formati dal progetto.