Alla Cascina del Racconto non si poteva che raccontare, ancora, nuove storie, nuove esperienze di vita, nuove emozioni. E la Cascina del Racconto non esclude nessun linguaggio: nella sera di venerdì 22 giugno si è raccontato della storia di chi soffre di sla (sclerosi laterale amiotrofica) con le parole e con la musica. E’ stata una serata di solidarietà, percorsa da note celebri (Mozart, Schubert, Tosti, Gershwin), ma anche dalle parole di chi ha fatto della sla una sfida, un nuovo paradigma di vita. La pianista Kristina Gjonej e la soprano Lindita Hisku hanno dato vita così ad un concerto dedicato all’associazione Aisla (Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica).
Basterebbe leggere cosa dice il Fanfare Magazine di Lindita Hisku: “Bravissima il soprano Lindita Hisku, di cui si apprezzano il timbro limpido e la straordinaria abilità nella coloritura vocale, oltre alla capacità di modulare l’intensità del vibrato come un virtuoso del violino. La sua intensità drammatica lascia ammirati.” La Hisku ha cantato con l’Orchestra Sinfonica dell’Accademia di Tirana, l’Orchestra Sinfonica “Nuova Amadeus “di Roma, e l’Orchestra d’archi “Ledi chamber” di Kiev. La Gjonej invece ha lavorato al Teatro Nazionale dell’Opera di Tirana e ha insegnato pianoforte all’Accademia della Musica di Tirana.
I giovanissimi Francesco Ghiazza, Sara Rainero e Luca Saracco hanno suonato le Stagioni di Tchaikovsky. Al piano il pubblico ha potuto apprezzare anche i progressi della dott.ssa Anna Luciani, che ha raccontato la propria esperienza: la dott.ssa si è dedicata alla musica dopo aver superato un difficile cancro.
La musica si è riconfermata in questa piacevole serata come un inno alla vita e alla determinazione nello sfidare, con un nuovo sorriso, le difficoltà del destino. Ed è proprio di questo che ha parlato a fine concerto il consigliere nazionale dell’Aisla, Vincenzo Severino, sensibilizzando il pubblico per quanto riguarda la sla, malattia degenerativa e progressiva del sistema nervoso, che colpisce i neuroni di moto. Questa è una malattia che purtroppo riguarda ben 35 astigiani, un dato che va oltre la media di molte altre città.
Decisamente adatta dunque la sala che ha ospitato il concerto, della Società di mutuo soccorso: un modo per sottolineare lo spirito di fratellanza e di solidarietà che ha animato l’iniziativa.
Ornella Darova