Il sindaco di Asti Fabrizio Brignolo ha incontrato una delegazione di quaranta lavoratori e lavoratrici della Casa di Cura Sant’Anna, accompagnati dai rappresentanti sindacali, per discutere dei problemi che vengono causati alla struttura dalle decisioni della Regione in merito alla determinazione del budget e in merito alla conversione di posti letto di fisioterapia e riabilitazione, in posti letto di lungodegenza. L’incontro è stato propedeutico a  quello che si verificherà a Torino in sede tecnica tra Casa di  Cura e Regione il prossimo 12 novembre e ha visto la partecipazione del direttore generale dell’Asl Galante. I problemi per la clinica sono principalmente due: le nuove regole regionali impongono una riduzione del budget tarata sull’anno 2011 con conseguente grave stortura, perché il 2011 ha per la Casa di Cura Sant’Anna un dato particolarmente basso perché è l’anno in cui lavorò meno essendo quello in cui avvenne il trasferimento della Clinica nella nuova sede di località Santo Spirito. In secondo luogo la Regione ha paventato la conversione di 18 posti letto attualmente di fisioterapia in lungo degenza e continuità assistenziale  con due conseguenze negative: una minore specializzazione della struttura e la perdita di un’offerta di servizi pregiati al territorio, da un lato, e l’aumento di concorrenza che danneggerà altre case di riposo autorizzate alla continuità assistenziale presenti in zona. “Ho già avuto modo di porre il problema all’assessore regionale Cavallera in occasione dell’ultimo incontro avuto all’Asl – ha dichiarato Brignolo – e ho avuto l’impressione che lo stesso ben conoscesse il tema e fosse disponibile a cercare una soluzione”. “L’incontro tecnico del 12 è molto importante -ha aggiunto il Sindaco- perché in quella sede si capirà se la Regione avrà la disponibilità di interpretare i parametri in modo corretto, tenendo conto delle particolarità uniche di questa struttura”. “La Sant’Anna -ha dichiarato Brignolo- è un fiore all’occhiello per il territorio, perché è moderna e attrezzata, realizzata  con grandi investimenti e con personale altamente qualificato che il sistema politico locale deve difendere a spada tratta”.