Sorprese e commozione alla presentazione di Astigiani 13Il lungo e caloroso applauso, con cui l’intera sala ha voluto testimoniare affetto e solidarietà verso la famiglia Fassi e il loro commosso ringraziamento, resteranno nel cuore dei tanti che venerdì hanno partecipato alla presentazione del 13° numero della rivista  Astigiani alla Douja d’Or. L’associazione Astigiani, promuove la sottoscrizione lanciata dalle Donne del vino del Piemonte: una bottiglia di vino con etichetta  “Nel cielo brilla una nuova stella”, disegnata da Antonio Guarene, per raccogliere fondi in memoria di Maria Luisa Fassi e donare un nuovo cardiofrequenzimetro all’ospedale di Asti. La presentazione di Astigiani 13 è stata una prima occasione di lanciare la sottoscrizione, che ha già fruttato oltre 1200 euro, grazie all’acquisto delle bottiglie.  La rivista, come ha ricordato il direttore Sergio Miravalle, “ha fatto tredici” grazie al lavoro e alla passione di tanti: autori, lettori, abbonati sostenitori, inserzionisti. In tre anni “Astigiani” ha saputo ritagliarsi un posto significativo nel panorama editoriale piemontese.  Lo testimonia la ricchezza del sommario che in 120 pagine vede trattati temi importanti e curiosi.  Alla presentazione, come sempre ospiti e sorprese. Dell’evoluzione delle cantine sociali nell’Astigiano, hanno parlato l’architetto Stefano Scavino e il direttore della Vignaioli Piemontesi Gian Luigi Biestro. La Guida di Asti del 1933 di Marte Ercole ha permesso a Pippo Sacco un curioso viaggio a ritroso accompagnando un turista del tempo. Luigi Berzano, parroco di Valleandona ha portato lo storico drappo della corsa delle contrade del 1938, custodito in canonica, complimentandosi con la capacità di ricerca di Astigiani che hanno affidato ad Alessandro Sacco e Alessandro Besio il compito di svelare e ricostruire la storia di questo “Palio dimenticato”, sorprendendo anche l’assessore Massimo Cotto che vorrebbe ora inserire il drappo nel nuovo Museo del Palio. La storia dell’Asti calcio, meticolosamente ricostruita da Gianni Truffa e la straordinaria vicenda dell’astigiano Guido Notari, voce del fascismo prima e personaggio dei cinegiornali, poi hanno incuriosito la platea. Stefano Penna da Villadeati ha raccontato dell’incontro con Notari negli Anni ’50 quando lui era ancora studente. Il mistero dei Brandalucioni, che insanguinarono nel campagne nel 1799, è  svelato nella ricerca di Aldo Gamba. Lo sfoglio delle pagine di Astigiani hanno poi  portato all’intervista “Confesso che ho vissuto” realizzata sulla rivista da Paolo Monticone a Giovanni Perosino, campione del motociclismo e poi alle godibili fotografie-quiz dell’Album di famiglia, con decine di immagini di astigiani in sfilata negli anni scorsi al Palio e alle Sagre. Ancora una sorpresa, durante la presentazione è arrivata dal racconto della famiglia di bottai Gamba che hanno voluto portare alla Douja una botticella con il logo marchiato a fuoco di Astigiani che d’ora in avanti farà bella mostra nelle redazione della rivista in sede ai Portici Rossi, corso Alfieri 195. Ultimo  applauso per la presenza del presidente dell’Associazione Astigiani Luciano Nattino: è stato letto un suo appello per la giornata di lotta contro la Sla.