“Volontario per Asti pulita”. Con il cartellino fissato alla divisa da lavoro, si presenteranno presto così agli astigiani gli otto giovani migranti richiedenti asilo impiegati dall’Asp nel settore dell’Igiene Urbana. Per un anno contribuiranno, insieme agli altri operatori ecologici dell’Azienda, al decoro urbano della città: spazzeranno piazze e marciapiedi, raccoglieranno piccoli rifiuti abbandonati, svuoteranno i cestini. I profughi hanno un’età compresa tra i 21 e i 25 anni; in quattro provengono dal Gambia, due dalla Nigeria e altrettanti dal Bangladesh. La loro attività (quindici ore settimanali) sarà volontaria e non retribuita, coperta da tutela assicurativa: come altri rifugiati già coinvolti nell’Astigiano, svolgeranno un lavoro socialmente utile per la collettività in cambio dell’accoglienza ricevuta. I tre incontri del corso di formazione, preliminare alle attività sul campo, si sono da poco conclusi nella sede dell’Igiene Urbana: alla prima lezione sono intervenuti la presidente dell’Asp Giovanna Beccuti con il dirigente di settore Gianluigi Masino e i rappresentanti dell’Associazione Auser Volontariato Ala Asti (il presidente provinciale Piero Barbesino e quello cittadino Giovanna Penna), con cui l’Azienda ha firmato la convenzione per l’impiego degli otto migranti. Accanto ai rifugiati, che stanno seguendo il corso di alfabetizzazione al CPIA di piazza Leonardo da Vinci, l’interprete Emanuele Albarosa (cooperativa sociale Leone rosso), il docente della prima lezione Marco Ferraris (Work Service) e il referente del progetto per l’Igiene Urbana Alessandro Raviola. “Accogliamo con piacere i giovani profughi – il commento della presidente Beccuti – sicuri dei benefici di questo progetto: promuovere la loro integrazione nella comunità astigiana e rafforzare l’attività Asp per il decoro urbano della città”. La convenzione tra Asti Servizi Pubblici e Auser, sottoscritta dall’amministratore delegato Paolo Golzio e dal presidente cittadino Giovanna Penna, si prefigge tra l’altro di assicurare ai rifugiati “un’attività socialmente utile in grado di instaurare rapporti basati sul rispetto, sia delle persone che delle norme”. L’accordo tiene conto del protocollo d’intesa sottoscritto in febbraio tra Prefettura, Provincia e Comune di Asti per la realizzazione di progetti di volontariato da parte dei migranti richiedenti asilo. L’Auser ha tra i propri scopi istituzionali la lotta all’esclusione sociale e la solidarietà internazionale.