Grazie alle borse di studio della Fondazione CRAT tre giovani laureate in medicina e chirurgia potranno specializzarsi al Cardinal Massaia, nei prossimi cinque anni, in Chirurgia vascolare, Neurologia, Ostetricia e Ginecologia.
Il contributo verrà  versato annualmente, dietro apposita istanza dell’Asl AT, alla Società Consortile Asti Studi Superiori, che ha sottoscritto la convenzione con l’Università di Torino per l’attivazione e il finanziamento di un posto aggiunto nelle tre Scuole di specializzazione.
Le tre dottoresse sono già in servizio da qualche mese nell’ospedale astigiano.
La torinese Paola Manzo, 27 anni, opera nel reparto più “giovane” del Massaia, la Chirurgia vascolare diretta dal primario Andrea Gaggiano nata nel settembre 2009: insieme agli altri medici collaborerà allo sviluppo della nuova struttura, che soltanto quest’anno ha già assicurato oltre 250 interventi di chirurgia arteriosa, di cui la metà condotta in via mini invasiva (endovascolare), 60 operazioni chirurgiche della malattia varicosa, 2.500 prestazioni ambulatoriali (visite ed ecodoppler).
Agirà “in perfetta sintonia con l’attività di reparto”, secondo il primario Marco Aguggia, anche Elisabetta Picco, 28 anni, torinese, specializzanda in Neurologia. Il reparto, che ha tra i punti di forza l’attività di ricerca nell’ambito delle malattie cerebrovascolari, del morbo di Parkinson e delle cefalee, concorre da qualche mese anche alla gestione dei percorsi assistenziali ospedale-territorio per i malati di Sla (sclerosi laterale amiotrofica).
In Ostetricia e Ginecologia (3.685 ricoveri nel 2009 e 16.639 prestazioni complessive) si specializzerà invece Vichi Rabino, 26 anni, albese. Il reparto diretto da Maggiorino Barbero vanta una riconosciuta esperienza, in particolare, nella prevenzione, diagnosi e trattamento della patologia genitale e mammaria, nel parto indolore (epidurale), nella diagnostica (ecografia prenatale), oltre a operare in un contesto di eccellenza tecnologica riguardante la laparoscopia, isteroscopia, colposcopia, vulvoscopia e il trattamento a radiofrequenza.