Un modo di essere, di presentarsi e dialogare con compratori e distributori esteri. Un’opportunità per aprirsi ai mercati internazionali. Questo è stato ‘BarberatoBe’ (B2B), evento business to business che il Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato ha organizzato, per i produttori associati, ieri 18 giugno al castello di Costigliole d’Asti. Un gioco di parole per un acronimo che racchiude il senso dell’iniziativa di promozione dell’export delle denominazioni tutelate, che racchiudono storie e tradizioni radicate e longeve.
E’ stata un’intera giornata dedicata alle vendite internazionali in cui 21 buyers provenienti da Danimarca, Russia, Irlanda, Polonia, Repubblica Ceca, Germania, Francia, Norvegia, Svezia, Finandia, Georgia e Stati Uniti d’America (Massachussets, Kansas, California, Florida, New York) hanno conosciuto i vini nobili del Monferrato e dialogato con i produttori presenti.
I produttori partecipanti hanno avuto un proprio desk a disposizione, all’interno di alcune sale del castello di Costigliole d’Asti (sede del Consorzio) per un incontro di trenta minuti con ogni singolo buyer.
“Abbiamo realizzato una nuova edizione del format – spiega il presidente del Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato, Filippo Mobrici – ideato e proposto alle aziende vitivinicole per contribuire alla loro apertura verso i mercati esteri. Un’occasione che consente il dialogo con nuovi compratori di Paesi che già apprezzano le produzioni da vitigni autoctoni delle denominazioni tutelate dal Consorzio. Si tratta di un nuovo evento, che ne affianca altri di promozione internazionale, che nei primi cinque mesi di quest’anno ci hanno visti impegnati in dodici città estere”.
Nel 2017 sono state prodotte oltre 21 milioni di bottiglie di Barbera d’Asti. Il 60% viene esportata in tutta Europa, il 30% raggiunge l’America (soprattutto Canada e Stati Uniti), il 9% l’Asia e l’1% gli altri Paesi. Tra i principali Paesi di riferimento in Europa, il Regno Unito (40%), la Scandinavia (25%), Germania (15%). Nei Paesi Bassi, Svizzera e Russia viene esportato il 5% circa.