Mentre le stelle della gastronomia internazionale si sfidavano a Torino a colpi di ricette gourmet per il Bocuse d’Or, in una cucina dell’Astigiano andava in scena un altra sfida non solo culinaria ma anche culturale e sociale.
Siamo nell’Istituto Alberghiero Penna di San Damiano che mercoledì ha ospitato la giornata finale del corso di cucina per richiedenti asilo accolti dalla cooperativa Arborvitae. Una dozzina di allievi provenienti da Gambia, Nigeria, Somalia, Mali e Costa d’Avorio per diverse settimane hanno imparato le principali tecniche della cucina italiana sotto l’attenta guida dello chef Marco Tortoriello. Un corso che non è stato solo l’occasione per sperimentare nuovi gusti e apprendere nuove nozioni culinarie, ma anche per “allenarsi” con la lingua italiana visto che i ragazzi hanno partecipato anche a conseguenti lezioni di italiano tenute da Massimo Scozzaro.
Il percorso da 10 incontri di 2 ore e mezza ciascuno si è concluso con una sfida alla Masterchef. I cuochi divisi in tre squadre hanno scelto, ideato e cucinato un piatto ciascuno. A votare una speciale giuria composta da giornalisti delle testate locali e presieduta da Anna Viarengo vice preside dell’istituto Penna.
In gara piatti della tradizione italiana, dal vitello tonnatto vecchia maniera con insalata russa al cuoppo con calzoncelli alla scarola e mozzarella e crocchette di patate con dolce pic.
A vincere, dopo un’attenta e seria valutazione dei giurati, è stato il cannolo di melanzana in sfoglia croccante con nido di tajarin alla norma delle ivoriane Mariam Sidibe e Alida Moussochi e della camerunense Fidele Kowe.
Tutti comunque hanno ricevuto l’attestato di partecipazione, “vincendo” o meglio guadagnandosi sul campo i primi rudimenti di un mestiere che potrebbe offrire concreti sbocchi lavorativi. Ogni ricetta è stata anche raccontata nel dettaglio e in italiano da uno dei cuochi che l’ha preparata, un valore aggiunto che ha reso il pranzo ancora più gustoso.
Il corso di cucina è solo uno dei progetti della cooperativa ArborVitae; a Magliano Alfieri, ad esempio, è attivo il corso di cucito per le ragazze nigeriane di Casa Fruscione e prossimamente partirà la nuova iniziativa “Pane per tutti”.