giaquintaConfagricoltura Asti ha accolto con mitigato entusiasmo la notizia rimbalzata in questi giorni su tutte le prime pagine dei giornali locali, ossia l’ordinanza con cui il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti ha dato mandato alla società concessionaria dell’A33, l’Asti Cuneo S.p.A., di predisporre un nuovo studio di fattibilità per identificare il tracciato della futura Tangenziale Sud Ovest. Le perplessità insistono sulla capacità di mediare tra due necessità che Confagricoltura Asti reputa convergenti ma di fatto, la travagliata cronistoria del progetto c’insegna, non lo sono mai state ed hanno generato una condizione di stallo permanente: da una parte la tutela del suolo agricolo, dall’altra la possibilità di migliorare la viabilità frazionaria. E’ possibile trovare un punto d’equilibrio tra esigenze tanto impellenti quanto indifferibili? La risposta è affermativa e il direttore di Confagricoltura Asti, Francesco Giaquinta, indica la direzione: “La cementificazione selvaggia è un crimine contro l’umanità, non riguarda solo il mondo agricolo. Per decenni la speculazione finanziaria ha reso le città più inquinate e sempre meno sostenibili: ora basta. Confidiamo che il frutto della concertazione tra il Comune di Asti e i vertici dell’Autostrada Asti Cuneo S.p.A. porti all’elaborazione di un tracciato leggero, che si integri e valorizzi la fruibilità da e verso le nostre colline sfruttando tratti di viabilità già esistenti. Il sindaco Brignolo ha rimarcato la necessità di una progettazione partecipata: Confagricoltura Asti sarà in prima linea per offrire soluzioni e sottolineare eventuali criticità raccolte dai propri referenti di zona”. Secondo le stime contenute nell’ultimo rapporto Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), nel 2013 in Piemonte risulta consumato circa il 6-8% della superficie regionale, un dato in linea con la percentuale di cementificazione nella provincia di Asti calcolata al 7,7%, pari a 11.610 ettari (anno 2012). Numeri da T.S.O. ma in questo caso la Tangenziale Sud Ovest non c’entra: forse solo un Trattamento Sanitario Obbligatorio potrebbe curare la scellerata spregiudicatezza con cui troppo spesso è stata sottoscritta la distruzione del patrimonio naturalistico. Gli esempi non mancano, anche nell’Astigiano: Confagricoltura Asti rimarcherà il proprio impegno sul versante della tutela del suolo partendo dal progetto Tangenziale Sud Ovest, un’opportunità per il territorio ma costellata ancora da troppi punti interrogativi che si spera vengano presto dissolti.