L’informazione gioca un ruolo fondamentale nella diagnosi del tumore al seno: ecco perché da lunedì 18 a sabato 23 ottobre un libretto esplicativo dell’Asl AT sarà distribuito gratuitamente, alle donne over35, all’ospedale Cardinal Massaia, ma anche alla Biblioteca Astense e in undici librerie cittadine. Lo ha annunciato questa mattina Mauro Favro, direttore sanitario dell’Azienda sanitaria, nell’illustrare il progetto “I trust you – Mi fido di voi” finalizzato a far conoscere il lavoro assicurato ogni giorno dalle strutture dell’Asl alle donne colpite dal cancro alla mammella.
La campagna di informazione, sostenuta da Roche, si basa su un libretto informativo, stampato in 1500 copie, che spiega alle donne come nasce ed evolve il tumore al seno (il più diffuso nel sesso femminile) e, attraverso le interviste ai responsabili delle singole strutture, come funzionano i servizi deputati alla diagnosi precoce e alla cura. Sono coinvolti il servizio Promozione ed Educazione alla Salute e le strutture di Anatomia Patologica, Radiodiagnostica, Ginecologia, Radioterapia, Oncologia).
Il libretto sarà  diffuso, dal 18 al 23 ottobre, al gazebo della piazza interna del Massaia (in orario mattutino), alla Biblioteca Astense (100 mila passaggi annui, di cui il 35% rappresentato da lettrici con più di 35 anni) e nelle librerie Alberi d’Acqua, Alphabeta, Borelli, Bottega del Libro, Didattica Alfieri, Goggia, Kartomania, Il Pellicano, Il Punto, Marchia Mondadori, Nuova Libreria Caldi.
“Il nostro ospedale – ricorda Franco Testore, primario di Oncologia – è impegnato nella cura del tumore al seno attraverso un’équipe multidisciplinare, composta da medici di varie strutture, che valuta la risposta sanitaria caso per caso. Grazie alla ricerca e alla collaborazione tra specialisti, oggi l’aspettativa di vita, per le donne colpite da tumore al seno, è di oltre 20,5 anni contro gli 8,7 del 1980. La probabilità di guarigione è al 98% partendo dalla diagnosi precoce”.
Ad Asti, come ha ricordato Tiziana Miroglio, responsabile del Servizio Promozione ed educazione alla Salute, il programma di diagnosi precoce Prevenzione Serena ha consentito di eseguire, nel 2009, 9700 mammografie su altrettante donne dai 50 ai 69 anni: è stata accertata l’esistenza di 67 cancri, di cui 60 invasivi e 7 in situ.
Per le donne colpite dalla malattie, in prima linea le strutture di Anatomia Patologica diretta da Elda Feyles (il suo servizio determina la “carta d’identità” del cosiddetto nodulo), Radiodiagnostica (“utilizziamo due mammografi digitali con altissima qualità d’immagine che consentono di individuare anche le lesioni più piccole” spiega il primario Federico Cesarani), Ginecologia: “Oggi, a differenza del passato – indica il direttore Maggiorino Barbero – si utilizzano tecniche chirurgiche conservative e si lavora a stretto contatto con la chirurgia plastica”.
Dopo l’operazione sono a disposizione della donna, a seconda delle singole necessità di trattamento, la Radioterapia e l’Oncologia. La prima struttura, guidata da Maria Tessa, tratta 230 pazienti (il 32% del totale degli utenti colpiti da tumore) attraverso due acceleratori nucleari e sistemi innovativi come Mammosite (concentra il trattamento su 5 giorni contro le 6 settimane della Radioterapia tradizionale).  ?L’Oncologia diretta da Franco Testore è in prima fila anche contro il tumore HER2 positivo che oggi, a differenza del passato, è possibile curare con un anticorpo monoclonale (trastuzumab) capace di ridurre del 50% il rischio di recidiva e del 30% quello di morte: “Si pensi – dice lo specialista – che questo anticorpo offre alle pazienti vantaggi maggiori rispetto ai risultati di 30 anni di ricerca sulla chemioterapia”.
Qualche dato al termine della conferenza stampa, cui ha partecipato Donatella Ciaceri, direttore del Massaia, sul contesto regionale. Il Piemonte registra ogni anno circa 4 mila nuove segnalazioni di cancro al seno: con oltre 45 mila casi, siamo la terza regione del Nord Italia per numero di donne che convivono con la malattia.