s.damiano (48)Oltre milleduecento personaggi in costume medioevale, domenica 20 settembre, daranno vita al grandioso corteo storico che ogni anno caratterizza il Palio di Asti. I “quadri viventi” portati in scena dai 14 Rioni e dai sette Comuni partecipanti alla kermesse sono frutto di una meticolosa ricerca storica e rappresentano fatti realmente accaduti in Asti e provincia. Come da tradizione, il Soroptimist Club di Asti assegnerà la “Pergamena d’Autore” al Comitato che avrà meglio rappresentato il tema storico nell’ambito del corteo. Passiamo ora a una breve anticipazione delle rievocazioni che saranno proposte domenica. Ad aprire la sfilata sarà il Rione Santa Caterina, vincitore della scorsa tenzone equestre, che celebrerà la vittoria del Palio rappresentando la figura di Santa Caterina trionfante sul peccato, espresso in tutte le sue forme. Gli oro-rosso di San Paolo presenteranno gli stemmi e i simboli del rione che si sono succeduti negli anni sui vessilli; mentre i figuranti di Nizza Monferrato rievocheranno l’arrivo del Re Carlo VIII al Convento francescano della Madonna delle Grazie. Le “Corti d’Amore” e l’amor cortese animeranno la sfilata di Santa Maria Nuova; mentre i rosso-verdi di San Pietro rappresenteranno, con nobili, mercanti e contadini, i momenti di vita quotidiana all’interno delle mura astigiane. Il Borgo Viatosto porterà in corteo il proprio emblema, la figura ambivalente del Leone, in tutta la sua maestosità; il Comune di Montechiaro rievocherà la nascita del Monte di Pietà. La paura e la curiosità dei popolani nei confronti dei fenomeni celesti e del loro ciclico ripetersi sarà il tema proposto da San Secondo; le cure mediche medioevali verranno presentate dal Comune di Baldichieri. Decisamente originale sarà il tema interpretato da Moncalvo, ossia il “putridarium”, una cripta ove i cadaveri dei frati o delle monache venivano conservati e venerati durante il processo di decomposizione dei corpi. I ramarri di San Lazzaro ci faranno rivivere le rappresentazioni allegoriche della società medioevale tramite il gioco degli scacchi; mentre le varie raffigurazioni della Fortuna, intesa come dea bendata, saranno portate in corteo dai bianco-azzurri della Cattedrale. Il Comune di Canelli celebrerà la famiglia Scarampi e, in particolare, il beato Enrico Scarampi; mentre il martirio di Sant’Orsola e delle undicimila vergini sarà rievocato dai figuranti del Rione Don Bosco. La “Città delle Dame”, in cui spiccano Ragione, Rettitudine e Giustizia, sarà il tema proposto dal Rione Tanaro-Trincere-Torrazzo, mentre il culto dei Santi protettori animerà il defilé del Comune di San Damiano. I mille volti della donna nel Medioevo, tra purezza e superstizione, sarà il filo conduttore della sfilata di San Marzanotto e sempre sulle tematiche femminili, si orienterà la rievocazione di Castell’Alfero, incentrata su varie tipologie di donne, dalle suore alle prostitute. L’allegra atmosfera dei “banchetti” nobiliari verrà portata in scena dal Rione San Martino-San Rocco; mentre gli oro-argento di San Silvestro presenteranno un suggestivo viaggio tra galateo, gusti ed eccellenze eno-gastronomiche ai tempi di Valentina Visconti. A chiudere il corteo storico sarà il Rione Torretta che ci farà rivivere il “giuramento dei mestieri”, obbligatorio per i professionisti, i commercianti e gli artigiani e relativo alla garanzia di serietà professionale. Laura Novara